Gianni Alemanno è categorico:"il Ministro Guido Crosetto torni sui suoi passi, chieda scusa al Gen. Roberto Vannacci e lo riassegni ad incarichi operativi".
Le polemiche innescate sul libro "Il mondo al contrario" che hanno portato all'apertura di un provvedimento disciplinare a carico dell'Alto ufficiale non si placano e sembrano spaccare proprio le forze di destra a cui appartiene il Ministro.
"Crosetto è un ministro guerrafondaio" dice Alemanno e "proprio lui tradisce il sentimento di molti nelle Forze Armate (e nel Paese) per inseguire il 'politicamente corretto' dettato dalle ideologie di sinistra".
L'opinione pubblica intanto è divisa ma in gioco c'è la Costituzione che sancisce la libertà di espressione (art. 21) delle minoranze ma anche delle maggioranza.
Nonostante si sprechino i tweet con ashtag #Vannacci e che il libro sia balzato in testa alle vendite in assoluto di Amazon, pochi commentano avendo letto veramente il libro che nell'introduzione spiega:
"Non sono il possessore di verità assolute. Credo sia molto difficile trovare qualcuno che lo sia. Ma uno degli scopi del libro è il trionfo della saggezza e delle verità oggettive, quelle supportate dai dati e non dalle previsioni, dai fatti e non dai sentimenti, dalla realtà e non dalla percezione della stessa. Dare anche voce ad una maggioranza silenziosa che non si esprime, che forse non ne ha più la voglia, che non trova il modo di far valere le proprie opinioni e che, spesso, viene sopraffatta di chi maggioranza non è! ";
e prosegue, "quando la criminalizzazione del dissenso e la limitazione della libertà di espressione delle proprie opinioni non riescono in termini giuridici allora la censura avviene tramite i mezzi d’informazione che, sostituendosi arbitrariamente all’ordine costituito oscurano, disturbano, purgano ogni locuzione considerata sconveniente. I social media hanno iniziato questa tirannica tendenza con Facebook, ormai attivissimo nella sospensione dei profili scomodi..."
Il libro di Vannacci può non piacere, ma le opinioni espresse (quasi una profezia che si auto avvera) possono essere un pretesto sufficiente per censurare il Generale?
Gianni Alemanno è stato Ministro in due governi Berlusconi 2001 al 2006 e sindaco di Roma dal 2008 al 2013, oggi impegnato politicamente con una nascente forza politica: il "Forum dell'Indipendenza italiana".