L'umiliazione inflitta in diretta da Carlo Calenda a Jeffrey Sachs quando ne ha messo in risalto le menzogne ha avuto un'eco mondiale. Dell'episodio colpiscono due elementi:
1) la sfrontatezza con cui il propagandista di Putin contraddice quello che lui stesso aveva affermato appena dopo la rivolta di Piazza Maidan a Kiev
2) l'acquiescenza di Formigli di fronte a tali vergognose menzogne, spacciata per equidistanza. Il fiasco planetario ha puntato i riflettori ancora una volta sulla faziosità dei #media italiani dove la propaganda del Cremlino ha messo solide radici, dai tempi di Stalin. La maggioranza degli attivisti comunisti, spacciati inopinatamente per giornalisti, ancora rimpiange l'URSS
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.