Fortunatamente non è così facile e veloce farsi venire i temutissimi "noduli" alle corde vocali. Urlare anche per un giorno intero non provoca noduli, a patto che urlare non sia un'attività quotidiana e quindi perpetrata. Sono le cattive abitudini di tutti i giorni, nel parlare e nel cantare, che possono alla lunga provocare questo genere di disturbi. Per questa ragione è importante capire che è buona regola trattare la propria voce con cura, evitare di parlare ad un volume troppo alto o troppo a lungo, evitare di sforzare la voce per periodi prolungati e continuati. Se si verifica saltuariamente l'episodio normalmente non c'è da temere, l'importante è non abusare della voce continuativamente.

Un errore che si commette spesso è quello di focalizzare tutta la propria attenzione sul cantare e sulla voce, dimenticando un aspetto fondamentale: l'ascolto. Ascoltare è la prima attività musicale in assoluto, è quell'attività che sviluppa l'orecchio, l'intonazione, il gusto, la capacità di riconoscere ciò che è giusto o sbagliato ciò che è bello e ciò che è brutto. Se non si impara ad ascoltare non si possono ottenere risultati realmente soddisfacenti nel canto.

Cantare è a tutti gli effetti una attività fisica, così come le prestazioni calano se non ci si allena per un periodo in un qualsiasi sport, così avviene per la voce. Non è esatto affermare che si disimpara a cantare, ma si perde l'abitudine e l'allenamento conquistato nell'attuare tutti i movimenti e i meccanismi del canto.

È un disagio molto diffuso tra persone di tutte le età, dilettanti e professionisti sono soggetti a questo grande disagio. È un problema principalmente psicologico, la paura del giudizio, delle critiche, paura di non essere accettati sono le principali cause. Il timore può essere anche legato alla paura di non essere all'altezza delle prestazioni perché non si è sicuri della propria tecnica e della propria capacità di cantare.

Questa è una domanda che ricevo spesso e non è così scontata come sembra. In molti confondono l'intonazione con la gradevolezza di una voce.

Il falsetto e la voce di testa non sono la stessa cosa. Il falsetto è un suono disconnesso, una voce, come dice il termine stesso, "falsa" che permette di raggiungere note particolarmente acute, ma povere di armonici, di corposità e di volume. La voce di testa è invece un suono connesso che mantiene la sua qualità, il suo corpo e il volume anche sulle note più alte.

I vocalizzi sono esercizi vocali che consistono nell'eseguire scale, arpeggi o comunque frasi musicali non utilizzando le parole, ma appunto le vocali o sillabe. I vocalizzi sono gli esercizi necessari per scaldare la voce e migliorarne estensione e modulazione.

Gavin the Graw è un artista giovane e di grande talento, ho scelto di parlare di questo brano perchè è forse la sua canzone più famosa e a me piace moltissimo. Lo stile di Gavin DeGraw spazia moltissimo, sia sotto l'aspetto compositivo, sia vocale: pop, rock, blues, jazz si fondono perfettamente. Trovo che sia uno degli artisti "recenti" che meritano più attenzione.

Esiste un rapporto stretto tra la posizione che assumiamo mentre cantiamo, la postura, e come cantiamo. Mantenere una postura corretta permette un libero passaggio dell'aria, evita che i muscoli si contraggano e ci mantiene quindi rilassati e favorisce il giusto funzionamento dell'organo fonatorio.

Laura Pausini è la cantante italiana più popolare nel mondo, non potevo non parlare di lei e lo faccio con piacere. Da quando esordì a SanRemo con "la Solitudine" è stat protagonista di successi sempre più grandi, grazie alla sua voce, alle sue canzoni e alla capacità di saper davvero comunicare con il pubblico.