Questa conversazione presenta Edwin C. May, uno scienziato con un background in fisica nucleare e direttore del defunto programma di ricerca governativo degli Stati Uniti, "Stargate," che si occupava di fenomeni psichici. La discussione verte sulla telepatia onirica, la psicocinesi, e in particolare il remote viewing, un'abilità percettiva che permette di ottenere informazioni su un bersaglio distante. May espone l'approccio scientifico rigoroso del suo team per studiare queste capacità, sottolineando la loro natura panumana e la mancanza di evidenze di connessioni spirituali o soprannaturali. Vengono approfonditi esperimenti condotti su bersagli terrestri e celesti, comprese le sfide legate al feedback e all'influenza della precognizione. May rivela come il programma Stargate, finanziato da varie agenzie governative statunitensi, sia stato interrotto per ragioni politiche post-Guerra Fredda, nonostante la sua efficacia operativa. L'intervista tocca anche le interazioni di May con i programmi di ricerca russi e cinesi, esprimendo il suo scetticismo riguardo ad alcune affermazioni nel campo, come la medialità fisica e la sopravvivenza dopo la morte corporea.