Share Cosa bolle in beuta?
Share to email
Share to Facebook
Share to X
By Amo la Chimica
The podcast currently has 19 episodes available.
Ciao, l'avventura di questo podcast è ufficialmente terminata, ma non disperare!
Ho appena cominciato un nuovo podcast che si chiama "Climax - Storie da un Pianeta più caldo" dove ogni settimana approfondisco tematiche ambientali e climatiche!
Se ti interessa e ti era piaciuto questo podcast, allora ti aspetto su Climax!
Ciao, Frank
Quando avevo registrato questa puntata, le piogge non si erano ancora fatte vedere nel Nord Italia. Stavamo infatti vivendo uno degli inverni più miti e secchi degli ultimi decenni. Poca acqua, soprattutto nel Nord Est, e temperature miti hanno messo sotto stress l'agricoltura e la produzione di energia idroelettrica. In questo episodio cerchiamo di fare il punto per capire sia i motivi meteorologici che hanno determinato questa penuria di piogge, sia la contestualizzazione di questo fenomeno in un contesto di cambiamento climatico.
Proseguiremo la puntata parlando di allergie e clima e di come, ahimè, la stagione dei pollini sarà destinata ad essere sempre più lunga mano a mano che la concentrazione di CO2 in atmosfera e le temperature aumenteranno.
Infine, uno spaccato sull'inquinamento dei fiumi da parte dei farmaci di uso comune. Vi parlerò del primo studio che ha analizzato più di 1000 corsi d'acqua in tutto il pianeta alla ricerca di una sessantina di principi attivi. Quali sono i corsi d'acqua più inquinati? E i farmaci più presenti? E' un problema per la salute umana? E cosa dice la legislazione europea a tal proposito?
Come al solito, se la puntata di è piaciuta, vi invito a votarla nella vostra app di podcast e di seguirmi sulla pagina Instagram di Amo La Chimica!
La siccità in Italia
La difficoltà delle centrali idroelettriche
Allergie e cambiamento climatico
Fiumi inquinati da farmaci
In questa puntata di Cosa Bolle in Beuta ci occupiamo del nuovo deposito definitivo di stoccaggio delle scorie nucleari che sarà a breve inaugurato in Finlandia. Si tratta del deposito di Onkalo e discuteremo sia di come queste scorie saranno sepolte, ma soprattutto del perché questo progetto non è stato osteggiato dai cittadini finlandesi. Piccolo spoiler? Una grande fiducia nelle istituzioni e una conoscenza dell'argomento!
L'altro grande tema della puntata è invece legato a come e se la lotta alla pandemia e la guerra in Ucraina abbiano influito nella lotta al cambiamento climatico. "Build back better", era il mantra delle migliaia di miliardi di dollari investiti in tutto il mondo per la ripresa post-pandemica? E' stato davvero così? Quanti ti questi soldi sono veramente andati per contrastare la crisi climatica? Inoltre, la guerra in Ucraina come sta influenzando i nostri tentativi di decarbonizzazione?
Tutto questo, nei canonici 20 minuti di puntata! Fatemi sapere cosa ne pensate, votando il podcast nella vostra app preferita!
FONTI:
DEPOSITO SCORIE NUCLEARI IN FINLANDIA
PANDEMIA E LOTTA ALLA CRISI CLIMATICA
GUERRA IN UCRAINA E DECARBONIZZAZIONE
In questa puntata ci occupiamo dell'ultimo rapporto pubblicato dall'IPCC e ne analizziamo i contenuti principali. In particolare, mettiamo in evidenza i rischi legati all'approvigionamento idrico e di cibo, alle migrazioni causate dal cambiamento climatico e al ruolo della crisi climatica nel provocare disagi mentali alle persone che ne subiscono le conseguenze.
La puntata continua con un approfondimento sulla situazione nucleare ucraina. A completezza di quanto detto nel podcast, aggiungo una riflessione: il problema non è che i russi vogliano distruggere l'impianto nucleare. Non avrebbe senso, anche perché i primi ad essere esposti alle radiaizoni sarebbero proprio i soldati russi. I problemi, come si sta riscontrando a Chernobyl, è che le autorità ucraine non possano più controllare quello che accade all'interno di un loro impianto e che il personale della centrale rischierebbe di rimanere ostaggio e costretto a lavorare in condizioni di particolare stress mentale. Infine, un'altra conseguenza potrebbe essere la disconnessione della centrale dalla rete elettrica nazionale con conseguenti rischi blackout.
Inoltre, parleremo di quali strategie l'Italia vorrà perseguire per ridurre la propria dipendenza dal gas russo. Di recente è stato anche pubblicato un nuovo rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia che evidenzia dieci punti per ridurre di almeno 1/3 la dipendenza dal gas russo entro un anno.
Infine, ci spostiamo a Nairobi, dove è stata approvata una risoluzione storica che impegna i 170 paesi sottoscrittori a redigere entro il 2024 un trattato legalmente vincolante in materia di produzione e gestione della plastica. Secondo gli analisti si è trattato di un accordo storico, pari per la sua portata, a quello di Montréal e di Parigi.
Se la puntata ti è piaciuta, non dimenticare di votarla su Spotify e di attivare le notifiche così da essere aggiornato sulle nuove puntate! Cosa Bolle in Beuta è il podcast di Amo la Chimica.
FONTI:
RAPPORTO IPCC
CENTRALI NUCLEARI UCRAINA
RAPPORTO AGENZIA INTERNAZIONALE PER L'ENERGIA
TRATTATO SULLA PLASTICA
In questa puntata parleremo di Olimpiadi e di sostenibilità. Un recente articolo pubblicato su Nature Sustainability ha evidenziato come, nonostante l'attenzione crescente verso le tematiche della sostenibilità, le Olimpiadi più recenti siano state anche quelle meno sostenibili, in base a 9 indicatori usati nella ricerca.
Parleremo poi nel dettaglio delle Olimpiadi invernali di Pechino e scopriremo quali importanti passi avanti abbia fatto la Cina nell'alimentare in maniera pulita i giochi olimpici, nonostante evidenti contraddizioni quali il massiccio ricorso all'innevamento artificiale e l'apertura di un impianto a carbone proprio nei giorni precedenti l'inaugurazione dei giochi. Puro greenwashing? Provo a darvi il mio punto di vista, ma fatemi sapere cosa ne pensate!
Infine, sempre per rimanere in tema olimpico, parleremo del futuro delle Olimpiadi Invernali. Un recente studio ha scoperto che le località alpine europee non risulteranno più idonee ad ospitare i giochi già a partire dal 2050, indipendentemente dagli scenari climatici. A livello globale, invece, solo 8 città sulle 21 che hanno già ospitato la competizione in passato, potrebbero ospitare i giochi qualora gli accordi di Parigi fossero rispettati (contenimento delle temperature medie globali entro 1.5°C), entro il 2080. Invece, nel peggiore degli scenari climatici (aumento delle temperature medie globali superiore ai 4°C), il numero si contrarrebbe fino a 1: Sapporo.
Per concludere la puntata, parleremo di caffè e di avocado e di come la loro produzione sia minacciata dall'aumento globale delle temperature... Con un particolare riferimento al caffè.
Se la puntata ti è piaciuta, ricordati di votarla nell'app di podcast preferita e di consigliarla ai tuoi amici. Se vuoi commentare la puntata con me, puoi inviarmi un Direct attraverso la pagina Instagram di Amo la Chimica, oppure inviandomi un messaggio vocale tramite Spotify.
Buon ascolto!
FONTI
An evaluation of the sustainability of the Olympic Games
How China is powering the winter Olympics?
Rising costs of Climate Change threaten to make skiing a less diverse even more exclusive sport
Climate change and the future of the Olympic Winter Games: athlete and coach perspectives
Expected global suitability of coffee, cashew and avocado due to climate change
In questa puntata di Cosa Bolle in Beuta? esploreremo una recente analisi dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) secondo la quale, ci sono troppi SUV in circolazione. Questa grande quantità di SUV rischia di compromettere gli obiettivi di riduzione delle emissioni dal settore automobilistico. Discuteremo anche dell'ultimo rapporto del programma europeo Copernicus che fa il punto su quanto caldo è stato il 2021 a livello mondiale, europeo e nazionale. Proprio per il caldo e più in generale a causa dell'attuale crisi climatica, uno dei ghiacciai più importanti al mondo è a rischio collasso, con potenziali gravi conseguenze sull'innalzamento del livello degli oceani. Si tratta del ghiacciaio Thwaites e si trova in Antartide. Lo andremo a conoscere meglio! Infine, discuteremo del ruolo della burocrazia nel frenare i progetti rinnovabili italiani (letteralmente tra le pale) e di quanta difficoltà i nuovi impianti eolici e fotovoltaici abbiano nell'affermarsi nel nostro Paese. La burocrazia c'entra, ma c'entra molto anche la sindrome NIMBY.
Se ti piace questo podcast, votalo sulla tua app di podcast preferita e parlane con i tuoi amici così da ampliare ulteriormente questa community di appassionati e appassionate di scienza!
Se hai suggerimenti, se vuoi discutere di alcuni argomenti trattati in puntata o se vuoi suggerire dei temi, puoi scrivermi attraverso le pagine Instagram e Facebook di Amo la Chimica.
FONTI DELLA PUNTATA:
Global SUV sales set another record in 2021, setting back efforts to reduce emissions
Dicembre e anno 2021 a livello mondiale (MeteoSvizzera)
Scientists watch giant ‘doomsday’ glacier in Antarctica with concern (The Guardian)
L’Italia rinnovabile resta sulla carta. Impianti bloccati dalla burocrazia (La Repubblica)
La battaglia del borgo contro i parchi eolici. Il progetto va cambiato. Benevento, la protesta dei cittadini: spostiamoli (Il Corriere della Sera)
Questa puntata sarà in parte dedicata al decimo anniversario del naufragio della Costa Concordia e ad un aspetto spesso trascurato: qual è stato il suo impatto ambientale? Vi riporto tre studi che ho consultato che hanno abbracciato il periodo che va dal naufragio (Gennaio 2012) fino al periodo successivo alla rimozione del relitto (Settembre 2014) e che cercano di fare il punto sugli impatti del naufragio dal punto di vista dell'inquinamento da sostanze chimiche (idrocarburi policiclici aromatici, idrocarburi volatili, metalli) e microplastiche.
In seguito vi do la mia opinione sul film del momento, "Don't Look Up!" e vi riporto anche quelle di alcuni giornalisti specializzati in tematiche climatiche.
Infine, daremo uno sguardo a quelli che saranno gli eventi scientifici del 2022 più significativi, a cominciare dalle esplorazioni spaziali della Luna e di Marte e dalla COP27 in Egitto, che dovrà dare seguito alle buone intenzioni dimostrate a Glasgow.
Se ti piace questo podcast, votalo sulla tua app di podcast preferita e parlane con i tuoi amici così da ampliare ulteriormente questa community di appassionati e appassionate di scienza.
Se hai suggerimenti, se vuoi discutere di alcuni argomenti trattati in puntata o se vuoi suggerire dei temi, puoi scrivermi attraverso le pagine Instagram e Facebook di Amo la Chimica.
FONTI DELLA PUNTATA:
Passive sampling monitoring of PAHs and trace metals in seawater during the salvaging of the Costa Concordia wreck (Parbuckling Project)
A multidisciplinary weight of evidence approach for environmental risk assessment at the Costa Concordia wreck: Integrative indices from Mussel Watch
Microplastics pollution after the removal of the Costa Concordia wreck: First evidences from a biomonitoring case study
Don’t Look Up: four climate experts on the polarising disaster film
The science events to watch for in 2022
In questa ultima puntata del 2021 di Cosa Bolle in Beuta parleremo dell'incredibile progetto Beyond Epica, coordinato dall'Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche e finanziato dalla Commissione Europea. Questo progetto, in corso di svolgimento in Antartide, ha come obiettivo quello di ricostruire il clima del nostro Pianeta degli ultimi 1.5 milioni di anni per cercare di risolvere uno dei più grandi interrogativi della climatologia: la transizione del Pleistocene medio.
Restando in Antartide, vi racconto anche di una ricerca pubblicata di recente su Nature Communications che mi ha visto come co-autore. In questo studio evidenziamo gli effetti che l'apertura del buco dell'ozono, a metà degli anni '70, ha avuto sullo iodio. Lo iodio è un elemento che gioca un ruolo importante negli equilibri energetici del Pianeta e studiare come si comporta in relazione all'intensità della radiazione solare può essere molto utile per perfezionare le proiezioni climatiche future.
Infine, cambiando continente e tornando in Europa, vi presento i risultati dell'ultimo rapporto dell'Agenzia Europea per l'Ambiente che stima in 307.000 le morti premature dovute all'esposizione ad elevati e prolungati livelli di PM2.5 nel 2019. Un numero molto alto, ma che deve comunque essere letto in prospettiva.
The podcast currently has 19 episodes available.