Il conflitto tra ciò che si sente di dover fare e ciò che si vorrebbe realmente fare è una sfida comune, ma che spesso assume contorni particolari per le donne.
Ruoli sociali tradizionali, aspettative culturali e responsabilità familiari portano molte donne a vivere in una costante tensione tra il “dovere” verso gli altri e il “volere” legato ai propri desideri e aspirazioni. Per secoli, le donne sono state educate a mettere al primo posto il benessere degli altri – famiglia, partner, figli, comunità – relegando spesso i propri desideri in secondo piano.
Questo ruolo, radicato nella cultura e nella società, ha generato un senso di “dovere” che molte donne sentono come ineludibile.
Secondo lo psicanalista Carl Gustav Jung, questa dinamica può essere legata al principio del “dovere archetipico”, che spinge molte donne a sacrificare il proprio sviluppo personale per rispondere alle aspettative altrui.
Lo psicologo Abraham Maslow, con la sua “piramide dei bisogni”, sottolinea che l’autorealizzazione è spesso relegata in fondo alle priorità quando i bisogni di base (di altri) monopolizzanon il tempo e le energie