Share Ehi SIDI!
Share to email
Share to Facebook
Share to X
By Sidiblog
The podcast currently has 15 episodes available.
La mattina di sabato 7 ottobre 2023 i miliziani di Hamas hanno dato avvio ad una serie di attacchi via mare, via terra e via aria contro Israele. La risposta violenta di Israele a questo attacco non ha tardato ad arrivare. L’escalation di violenza tra le parti del conflitto è ancora in corso, il bilancio è finora estremamente drammatico e il numero delle vittime è destinato a salire.
In questi giorni di tensione e di angoscia per le terribili immagini a cui si sta assistendo, in molti si chiedono quale sia il ruolo del diritto internazionale. Nel tentativo di fare chiarezza sui numerosi profili giuridici di questa vicenda, la redazione di SIDIBlog sta realizzando brevi podcast mediante i quali le voci di diversi esperti proveranno ad offrire spunti di riflessione e diverse chiavi di lettura.
Questo episodio riguarda le indagini sui crimini internazionali commessi nelle ultime settimane e del ruolo svolto dalla Corte penale internazionale nell’ambito di un conflitto che ha radici profonde. Ne discutiamo con Chantal Meloni, Professoressa di diritto penale internazionale all’Università di Milano, che collabora con lo European Center for Constitutional and Human Rights e il Centro palestinese per i diritti umani.
4.00 In passato, si era già tentato di sottoporre all’attenzione della comunità internazionale la situazione dei territori palestinesi occupati?
8.32 Quali violazioni del diritto internazionale penale erano state riscontrate prima del 7 ottobre 2023?
17.22 Vi sono stati ostacoli all’apertura delle indagini per i crimini commessi nei territori palestinesi occupati?
21.18 Quali sono stati, invece, i passi compiuti in questo senso nelle ultime settimane, alla luce di quanto accaduto dal 7 ottobre in avanti?
25.16 Cosa ci si può attendere nelle prossime settimane?
Fonti
L’incipit dell’episodio è tratto dall’intervento del procuratore della Corte penale internazionale del 29 ottobre 2023, disponibile al link:
https://www.google.com/search?sca_esv=579734912&rlz=1C1CHBD_itIT1069IT1069&sxsrf=AM9HkKkLQjlhXZeC9GuFl-hbHnJjvEFiEw:1699268392635&q=karim+khan+international+criminal+court&tbm=vid&source=lnms&sa=X&ved=2ahUKEwiv366HnK-CAxVhVvEDHf0cAPYQ0pQJegQICxAB&biw=1280&bih=675&dpr=1.5#fpstate=ive&vld=cid:645f8e9b,vid:rNzRXTlc-zc,st:0
Per approfondimenti:
https://opiniojuris.org/2020/02/03/symposium-sometimes-they-come-back-the-question-of-the-iccs-territorial-jurisdiction-in-palestine/
https://opiniojuris.org/2012/09/25/palestine-and-the-icc-some-notes-on-why-it-is-not-a-closed-chapter/
https://justiceinconflict.org/2023/11/03/the-war-in-gaza-international-law-is-nothing-if-it-is-not-applied/
https://www.questionegiustizia.it/articolo/israele-e-gaza-dopo-l-orrore-occorre-ripartire-dal-diritto
https://www.rivistailmulino.it/a/il-punto-di-non-ritorno
La puntata è stata registrata in data 8/11/2023
La mattina di sabato 7 ottobre 2023 i miliziani di Hamas hanno dato avvio ad una serie di attacchi via mare, via terra e via aria contro Israele. La risposta violenta di Israele a questo attacco non ha tardato ad arrivare. L’escalation di violenza tra le parti del conflitto è ancora in corso, e, sebbene attualmente si debba constatare l’enorme difficoltà di raccogliere dati e informazioni completi, il bilancio è finora estremamente drammatico e il numero delle vittime è destinato a salire.
In questi giorni di tensione e di angoscia per le terribili immagini a cui si sta assistendo, in molti si chiedono quale sia il ruolo del diritto internazionale. In questa prospettiva, è essenziale diffondere nel dibattito pubblico la consapevolezza dell’estrema gravità dei fatti di questi giorni.
Attraverso il canale della divulgazione scientifica, nelle prossime settimane la redazione di SIDIblog si occuperà di pubblicare una serie di brevi podcast dedicati al conflitto in corso nella striscia di Gaza, tentando di fare chiarezza sui numerosi profili giuridici di questa vicenda. Si darà spazio alla voce di diversi esperti, al fine di poter offrire agli ascoltatori differenti chiavi di lettura e spunti di riflessione.
Il secondo di questi episodi tenta di fare chiarezza sull’eventuale sussistenza di crimini contro l’umanità, crimini di guerra e del genocidio in questo specifico contesto. A discuterne con noi, Micaela Frulli, professoressa di Diritto internazionale presso l’Università di Firenze.
1.41 Gli atti compiuti nel contesto dell’attacco sferrato da Hamas lo scorso 7 ottobre e la presa di ostaggi civili israeliani si possono qualificare come crimini di guerra?
4.20 Cosa si può dire delle modalità con cui si è sviluppata la reazione israeliana a questi attacchi? È plausibile che anche nell’ambito di questa reazione si stiano verificando crimini di guerra?
7.40 Come qualificare i bombardamenti su Gaza da parte di Israele nelle ultime settimane?
11.10 Come qualificare l’avvertimento di evacuare gli ospedali? Quali sono gli aspetti problematici rispetto a questo tipo di avvertimento e all’evacuazione forzata che ne consegue?
14.56 È possibile che si stiano verificando crimini contro l’umanità? E un genocidio?
Fonti
L’incipit dell’episodio è tratto dall’intervento del 29 ottobre 2023 del procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, a seguito della propria visita a Rafah, al confine tra Gaza ed Egitto: https://www.youtube.com/watch?v=DHyxpHiM1KA.
Leggi la trascrizione del discorso per intero al link: https://www.icc-cpi.int/news/statement-icc-prosecutor-karim-khan-kc-cairo-situation-state-palestine-and-israel.
Per approfondimenti:
https://justiceinconflict.org/2023/10/16/the-world-court-and-the-spectre-of-genocide-the-icc-is-not-the-only-hague-court-with-jurisdiction-over-gaza/#more-9239
https://www.ejiltalk.org/our-shared-horror/
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/podcast-globally-la-guerra-hamas-israele-rispetta-il-diritto-internazionale-150447
https://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/craig-mokhiber-resigns-un-human-rights-palestine-b2439483.html
La puntata è stata registrata in data 3/11/2023
La mattina di sabato 7 ottobre 2023 i miliziani di Hamas hanno dato avvio ad una serie di attacchi via mare, via terra e via aria contro Israele. La risposta violenta di Israele a questo attacco non ha tardato ad arrivare. L’escalation di violenza tra le parti del conflitto è ancora in corso, e, sebbene attualmente si debba constatare l’enorme difficoltà di raccogliere dati e informazioni completi, il bilancio è finora estremamente drammatico e il numero delle vittime è destinato a salire.
Attraverso il canale della divulgazione scientifica, nelle prossime settimane la redazione di SIDIBlog si occuperà di pubblicare una serie di brevi podcast dedicati al conflitto in corso nella striscia di Gaza, tentando di fare chiarezza sui numerosi profili giuridici di questa vicenda. Si darà spazio alla voce di diversi esperti, al fine di poter offrire agli ascoltatori differenti chiavi di lettura e spunti di riflessione.
Il primo di questi episodi, “Even war has rules” prende in considerazione la rilevanza del diritto internazionale umanitario nel conflitto israelo-palestinese in corso. Questo ramo del diritto internazionale impone obblighi specifici agli Stati coinvolti nei conflitti armati e ne regola il modo di condurre le ostilità.
Come possono essere qualificati i bombardamenti su ospedali? Secondo il diritto internazionale umanitario, quali conseguenze derivano dalla violazione delle regole che proteggono i civili?
Ne parliamo con Edoardo Greppi, Professore di Diritto internazionale e di Diritto internazionale umanitario presso l’Università di Torino.
3.12 E’ possibile ritenere che, nel conflitto in corso nella striscia di Gaza, si siano verificate violazioni del diritto internazionale umanitario? Se sì, quali?
10.25 Quanto conta il fatto che Hamas possa essere considerato un attore non statale ai fini dell’applicazione del diritto internazionale umanitario?
11.50 Gli attacchi di Hamas si collocano in un contesto di occupazione militare della striscia di Gaza da parte di Israele. Che significato ha questa circostanza nel diritto internazionale umanitario?
14.20 Quali conseguenze derivano dal mancato rispetto del diritto internazionale umanitario?
Fonti:
L’audio in incipit è tratto dal discorso tenuto dal Segretario Generale Antonio Guterres durante la riunione del Consiglio di Sicurezza del 24 ottobre 2023:
Vedi anche: https://press.un.org/en/2023/sgsm22003.doc.htm
Per approndimenti:
http://www.sidiblog.org/2023/10/15/brevi-riflessioni-sulluso-della-forza-nella-recente-escalation-del-conflitto-israelo-palestinese/.
http://www.sidiblog.org/2023/10/19/la-caotica-reazione-dellunione-europea-alla-crisi-in-israele-e-palestina/
L'episodio è stato registrato in data 30 ottobre 2023
Il divieto della maternità surrogata stabilito dal diritto italiano è al centro del dibattito pubblico e politico delle ultime settimane.
Dal punto di vista del diritto internazionale privato, il ricorso all’estero a tale pratica genera problemi in sede di riconoscimento dello status dei genitori intenzionali in Italia sotto il profilo dell’ordine pubblico. Il 30 dicembre 2022 le Sezioni Unite della Cassazione si sono espresse nuovamente sul punto. Con quali conseguenze? Quali effetti potrebbero derivare dall’adozione della discussa proposta di regolamento adottata dalla Commissione europea il 7 dicembre 2022? E quali potrebbero essere invece gli sviluppi internazionalprivatistici a livello internazionale in materia?
Dal punto di vista del diritto penale, sono attualmente all’esame del Parlamento due proposte di legge tese a criminalizzare la maternità surrogata anche quando quest’ultima sia commessa all’estero. Quali potrebbero essere le conseguenze di questo possibile inasprimento della sanzione penale?
Ospiti di questa puntata sono Cristina Campiglio (Università di Pavia) e Marco Pelissero (Università di Torino).
Per approfondimenti rispetto ai temi toccati nelle interviste:
https://www.cortedicassazione.it/corte-di-cassazione/it/det_civile_sezioni_unite.page?contentId=SZC27792
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52022PC0695&from=EN
https://assets.hcch.net/docs/6d8eeb81-ef67-4b21-be42-f7261d0cfa52.pdf
http://documenti.camera.it/leg19/dossier/pdf/gi0015.pdf?_1682113782776
Il 17 marzo 2023 la Corte Penale Internazionale annuncia al mondo intero di aver spiccato dei mandati d'arresto contro Vladimir Putin e Maria Belova. Per quali crimini? Con quali chance di successo? Come leggere questa mossa della Corte, stretta tra un "passato" di sfiducia e un "futuro" ancora incerto?
Ospiti "in differita" di questa puntata sono Alice Riccardi (Roma Tre) e Luigi Daniele (Nottingham Trent).
Per approfondimenti, anche rispetto ai temi toccati nelle interviste:
http://opiniojuris.org/2021/05/21/selling-the-icc-vision-through-deeds-not-words-an-interview-with-karim-khan-qc/
https://www.jstor.org/stable/27653991
Con la sentenza resa nel caso Dobbs et al. v. Jackson Women's Health Organization et al. e definita da più parti come storica, il 24 giugno 2022 la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America – nella pomposa aula del «Palazzo di marmo» – ha stabilito che dalla Costituzione federale statunitense non possa trarsi alcun diritto all’aborto; il potere di regolamentare tale procedura spetta pertanto ai singoli stati federati, e non allo Stato federale.
La sentenza cancella, con un tratto di penna (ma in più di 200 pagine), decenni di giurisprudenza (Roe v Wade in prima battuta) in favore della dimensione "federale" del diritto a procedure di interruzione della gravidanza sicure. La pronuncia interessa non solo gli studiosi di diritto americano (interessati al discutibile overruling di precedenti) ma pure gli internazionalisti e le internazionaliste: quale sorte per il diritto all'aborto? Cosa accadrà alle donne che vorranno interrompere le proprie gravidanze negli USA? C'è un rischio di "caccia alle streghe", a livello federato? Che ruolo giocherà la tecnologia (es. app di tracciamento, telemedicina)? Questa sentenza è in linea con le pronunce di organi internazionali di tutela dei diritti umani? Si può dire che i giudici abbiano operato un corretto bilanciamento dei valori in gioco?
Ne parliamo con Ludovica Poli (Università di Torino) e Sara De Vido (Università di Venezia "Ca' Foscari").
Venerdì 29 aprile 2022 la Germania ha (di nuovo) citato in giudizio l'Italia davanti alla Corte Internazionale di Giustizia: i giudici italiani, infatti, continuano a negare l'immunità giurisdizionale della Germania nei processi intentati, in Italia, dalle vittime dei crimini nazisti compiuti durante la Seconda guerra mondiale. Non solo: le sentenze di condanna, divenute definitive, stanno per essere eseguite, e la Germania rischia di vedersi pignorati beni immobili di elevato valore.
Tutto ciò quando, poco più di dieci anni fa, la CIG aveva dichiarato che questa condotta costituisse un illecito internazionale. Poco tempo dopo la Corte costituzionale italiana, nella storica sentenza n. 238 del 22 ottobre 2014, neutralizzava di fatto la pronuncia della CIG, entrandovi pericolosamente in collisione.
Quali chances di vittoria ha il nuovo ricorso tedesco? Le vittime italiane riusciranno ad aggredire i beni di proprietà della Germania, per vedere finalmente soddisfatto il proprio credito? Quale impatto avrà l'adozione del recentissimo decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, che, all'art. 43, istituisce un fondo dedicato alle vittime di questi crimini e che, così facendo, impedisce la prosecuzione di procedure esecutive ai danni della Germania?
In questo episodio, ricapitoleremo le principali 'puntate' della 'saga' delle immunità giurisdizionali, che, a dieci anni anni dalla sentenza della CIG e a poco meno di otto da quella di Palazzo della Consulta, sembra lontano dall'arrivare a una chiusura. Prima di cimentarci in approfondimenti in una materia così 'tecnica', c'è bisogno di fornire un quadro complessivo della posta in gioco: fanno il punto Diego Mauri, Chiara Venturini e Lorenzo Acconciamessa.
Il post di Lorenzo Gradoni per EJIL:Talk! è disponibile qui.
Il 23 aprile partirà, alla volta della Stazione Spaziale Internazionale, la missione "Crew-4" della NASA, che ospiterà a bordo anche la nota astronauta italiana Samantha Cristoforetti (oggi dell'Agenzia Spaziale Europea - ESA).
Questa notizia porta a chiederci come si "muova" il diritto internazionale nello spazio. Cosa fa ESA nello spazio? E l'Unione Europea? Quali sono i principali progetti attivi? Quale ruolo per il diritto internazionale?
Ne parliamo con Marco Ferrazzani, Legal Counsel and Head of the Legal Services Department di ESA, e con Maria Elena De Maestri, dell'Università di Genova. Le informazioni relative al Summer Course menzionato in chiusura sono disponibili qui.
5.41 Cosa fa ESA nello spazio? Che rapporti con l'UE?
8.42 Quali i principali progetti di ESA? Cos'è il "Lunar Gateway"?
14.01 Come si declina il concetto di "sostenibilità" nell'ambiente spaziale?
19.42 Quali strumenti ha a disposizione l'UE nel settore spaziale? Quali i principali limiti alla sua attività?
26.36 In quali aree si sente maggiormente la mancanza di competenze dell'Unione?
Dopo i recenti avvenimenti di Bucha, l'Unione Europea sta approntando un quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, ancora più aspre delle precedenti... dopo che Putin, con un decreto del 31 marzo 2022, ha obbligato a convertire in rubli i pagamenti ricevuti dagli Stati UE per il gas.
C'è una "guerra" economica che corre parallela a quella militare: come si sta giocando? Quale impatto hanno queste misure restrittive, da entrambi i lati, sui trattati bilaterali di investimento tra Russia e Italia?
Oggi ne parliamo con Manlio Frigo (Università di Milano La Statale) e Antonio Leandro (Università di Bari), quest'ultimo autore di una recentissima pubblicazione sul tema di cui ci occupiamo.
3.10 Quali sono le principali sanzioni economico-finanziarie adottate dall'UE nei confronti della Russia? Ci sono deroghe?
14.20 Chi è stato colpito dalle sanzioni dell'UE? Interessano anche Stati terzi?
26.26 Come ha risposto la Russia? Cosa contiene il decreto Putin?
30.33 Come incidono queste misure nei rapporti tra Stato Membro/Russia e investimenti stranieri? Possiamo aspettarci delle controversie future in materia arbitrale?
Alle ore 16 del 16 marzo 2022, nel Palazzo della Pace de L'Aja, la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) leggeva pubblicamente il testo dell'ordinanza che adotta misure cautelari nel caso Allegations of Genocide under the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (Ucraina c. Russia). Precisamente all'indomani dell'avvio delle ostilità, e in parallelo alle risposte militari note a tutti, l'Ucraina aveva infatti depositato un ricorso alla CIG; lo stesso ha fatto davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Una mossa del genere non è senza precedenti. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito a una vera e propria "esplosione" del contenzioso internazionale. Quale ruolo, allora, per i giudici internazionali nel conflitto russo-ucraino? In cosa consistono le misure cautelari adottate, e come potrebbero incidere sullo svolgimento delle ostilità? Questo continuo rivolgersi al giudice è utile, o rischia addirittura di mettere in luce unicamente la "debolezza" degli organi di giustizia internazionale?
Martina Buscemi e Alice Ollino, della Redazione di SIDIBlog, ne parlano con Serena Forlati (Università di Ferrara e Membro del Consiglio Direttivo della SIDI). Per chi fosse interessato, rimandiamo, come al solito, alla lettura di SIDIBlog, in particolare qui.
3.03 Panoramica dei "fronti aperti" del contenzioso
7.23 A cosa serve una pronuncia del giudice durante la guerra?
11.01 A che titolo ha agito l'Ucraina davanti alla CIG?
14.31 Quali prospettive di successo delle misure cautelari?
21.08 Quali prospettive di successo nel merito?
24.00 Quali chance di successo? La Russia ottempererà?
27.50 E se si arriverà a una sentenza? Cosa ci guadagna l'Ucraina?
29.35 Quale rapporto tra CIG e Consiglio di Sicurezza?
The podcast currently has 15 episodes available.