Questa virtù si connette con la giustizia perché l’obbedienza è un ossequio, un atto di sottomissione dovuto ai Superiori, ma, se ne distingue perché comporta ineguaglianza tra superiori ed inferiori. Ne esporremo ora la natura, il fondamento, i gradi, le qualità e l’eccellenza.L’obbedienza è una
virtù morale soprannaturale che ci inclina a sottomettere la volontà nostra a quella dei legittimi superiori in quanto sono rappresentanti di Dio. Spiegheremo prima di tutto le ultime parole, essendo esse il fondamento dell’obbedienza cristiana.L’obbedienza è fondata sul supremo dominio di Dio e sulla sottomissione assoluta che la creatura gli deve. È prima di tutto cosa evidente che dobbiamo obbedire a Dio.
- Creati da Dio, dobbiamo stare in intera dipendenza dalla santa sua volontà. Tutte le creature obbediscono alla sua voce, ma le creature ragionevoli vi sono più obbligate delle altre, avendo da lui ricevuto di più, specialmente il dono della libertà, del quale non possiamo mostrarci meglio riconoscenti che col sottomettere liberamente la volontà nostra a quella del Creatore.
- Figli di Dio, dobbiamo obbedire al Padre celeste, come fece Gesù che, entrato nel mondo per obbedienza, non ne uscì che per obbedienza: “fatto obbediente fino alla morte.
- Riscattati dalla schiavitù del peccato, non siamo più nostri, ma apparteniamo a Gesù Cristo, che diede il sangue per farci suoi: “e non siete di voi stessi, perché siete stati comprati a caro prezzo” dice San Paolo nella I lettera ai Corinti. Dobbiamo quindi obbedire alle sue leggi.