A piazza Frascara, da cui è possibile gettare un’occhiata sul borgo antico che sovrasta la parte termale, si può ammirare da vicino il portale, ingresso superiore delle Terme di Bonifacio VIII, simbolo inconsapevole della città, che fu progettato nel 1929 dall’ingegner Platania in uno stile sobrio e classico. La sua struttura sarà realizzata per consentire l’accesso alle Terme dalla parte a monte, più vicina alla città e soprattutto alla nuova Stazione della linea Roma-Fiuggi-Frosinone. Il portale permette oggi di raggiungere, attraversando il parco in cui è possibile incontrare molte specie arboree ed erbacee che arredano i viali, la zona delle architetture di Moretti. È facile immaginare di incontrare tra i viali alberati di castagni, sequoie e cedri personaggi illustri del passato, scrittori come Maria Grazia Deledda e Luigi Pirandello, attrici e attori come Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Nino Manfredi, Aldo Fabrizi e Alberto Sordi, giovani registi come Federico Fellini, poeti come Marinetti e Trilussa, che scriveranno versi dedicati alle acque miracolose. Questi ed altri personaggi illustri, come ombre dal passato sono ricordati in una installazione di foto lungo Corso Nuova Italia, a ricordo dei fasti lontani di tutte le città termali.

Testo a cura di Lega Ernica, Foto Lega Ernica, Narrato da Lorenzo Sileri

L’ubicazione delle sorgenti delle famose acque di Fiuggi è nota dai tempi dei Romani; le caratteristiche curative dell’acqua per la calcolosi renale risultano invece note dal Medioevo, quando il medico curante di Bonifacio VIII, che soffre di “mal di pietra”, consiglia al pontefice l’uso di acque sorgive non lontane da Anagni, sede pontificia. Da quel momento in poi pian piano si va a sviluppare lo sfruttamento delle sorgenti; alla metà dell’Ottocento sorse un’artistica fontana, dal 1889 inizia a prender forma il primo vero stabilimento termale e cambia anche la visione e l’economia della città. Da quel momento in poi non c’è altro che crescita e cambiamento, prima una pensilina in ghisa, che copre e protegge le fontanelle per la mescita, poi l’ampliamento delle strutture con un edificio porticato progettato da Garibaldi Burba; infine dopo la II Guerra Mondiale, in pieno boom economico si chiama un architetto figura di spicco dell’architettura del XX secolo: Luigi Moretti. Il progetto viene realizzato nel 1963 e nel 1970 le strutture organiche, eleganti ed in armonia col bosco vengono aperte al pubblico. Da quel momento le ariose Vele, la Tenda Araba ed il Fungo con la sua splendida scalinata progettate da Moretti saranno palcoscenico degli eventi nazionali ed internazionali che si svolgeranno all’interno delle Terme. Personaggi illustri e famosi passeggeranno negli spazi gradevolmente ariosi e coperti.

Testo a cura di Lega Ernica, Foto di Lega Ernica, Narrato da Bernadette Incocciati

La famosa cittadina termale è adagiata ad una altezza media di 700 m slm, si trova in provincia di Frosinone a sud-est di Roma, nella terra denominata Ciociaria. Questa terra un tempo si chiamava Campagna e Marittima ed era tutt’uno con l’attuale provincia di Latina. Il territorio era caratterizzato da una particolare calzatura, la “ciocia”, verrà poi identificato proprio da questa. La cittadina, immersa nei castagneti che ne hanno determinato la natura del suolo e dell’aria, è divisa in due parti, una parte risalente al periodo alto-medievale, arroccata su una collina dominante, ed una parte che si è sviluppata nella vallata alla fine dell’Ottocento, sbocciando pienamente nei primi anni venti del Novecento. La parte antica, o alta, è un dedalo di vicoli e piazzette tutte strette all’interno di una cinta muraria che ancora si intuisce arrivando in piazza Trento e Trieste. La parte nuova o bassa, è un insieme di stili architettonici accattivanti ed eclettici, circondati da boschi di castagno, la specie arborea prevalente che contribuisce a creare gli elementi all’interno dell’acqua che ne determinano le caratteristiche curative.

Testo a cura di Lega Ernica, Narrato da Luca Simonelli. Foto di Max Intrisano.