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" La musica può essere un fenomeno funzionale o assoluto. Si può scrivere musica perché serve a qualcosa, perché serve a qualcuno, o perché è musica e basta, è un fenomeno, ecco, artistico di per sé. Se Michelangelo scolpisce la pietà , non lo fa perché questo gli porta sollievo. Forse non gli ha portato per niente sollievo scolpire, dipingere il giudizio universale con la testa rivoltata all'indietro. Un musicista, un artista in genere fa musica perché quella è il piano della sua esistenza, nella sua esistenza sa che farà quello e non si fa domande più di tanto e se come in questo caso il musicista viene portato in un lager in un ghetto in un gulag sì ovviamente c'è l'impatto emotivo c'è il disagio psicologico, qualche domanda se la fa, ma nel momento in cui familiarizza, si fa per dire, con l'ambiente, cerca di prendere le coordinate, no? Quando meno dell'immaginario, parte subito qualcosa di refrenabile che è quello di fare musica. "
Benvenuti e benvenute nel mio podcast. Mi chiamo Alice, sono un’ingegnera del suono francese e la creatrice di Memento, il podcast che esplora la storia dimenticata e il dovere della memoria, per combattere l’indifferenza e le discriminazioni. Oggi state ascoltando la mia primissima produzione in italiano, quindi vi prego di essere indulgenti con i miei errori di lingua e di pronuncia 😄
Se ho scelto di realizzare questa produzione in italiano, su un podcast solitamente in lingua francese, è perché ho avuto l’onore di dialogare con Francesco Lotoro: pianista, compositore, direttore d’orchestra e ricercatore italiano che ha dedicato la sua vita a far rivivere le opere musicali nate nei luoghi più oscuri della storia, i campi di concentramento, i ghetti, le prigioni, i gulag.
In questo secondo episodio, Francesco Lotoro ci illumina sul ruolo vitale della musica in quei luoghi di oppressione: un canto per sopravvivere psicologicamente, un’arma contro la barbarie, un legame tra le anime. Scopriremo anche la storia commovente delle opere incompiute, quei frammenti di umanità lasciati da compositori che la morte ha strappato troppo presto, e il lavoro paziente e minuzioso necessario per ricostruirle e ridare loro voce.
PER SOSTENERE FRANCESCO LOTORO E LA SUA FONDAZIONE:
L’ascolto in cuffia è fortemente consigliato 🎧
Buon ascolto!
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Scoprite tutte le informazioni su Memento:
🎧 Realizzazione, montaggio, mix e sound design: Les Belles Fréquences
Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.
By Les Belles Fréquences5
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" La musica può essere un fenomeno funzionale o assoluto. Si può scrivere musica perché serve a qualcosa, perché serve a qualcuno, o perché è musica e basta, è un fenomeno, ecco, artistico di per sé. Se Michelangelo scolpisce la pietà , non lo fa perché questo gli porta sollievo. Forse non gli ha portato per niente sollievo scolpire, dipingere il giudizio universale con la testa rivoltata all'indietro. Un musicista, un artista in genere fa musica perché quella è il piano della sua esistenza, nella sua esistenza sa che farà quello e non si fa domande più di tanto e se come in questo caso il musicista viene portato in un lager in un ghetto in un gulag sì ovviamente c'è l'impatto emotivo c'è il disagio psicologico, qualche domanda se la fa, ma nel momento in cui familiarizza, si fa per dire, con l'ambiente, cerca di prendere le coordinate, no? Quando meno dell'immaginario, parte subito qualcosa di refrenabile che è quello di fare musica. "
Benvenuti e benvenute nel mio podcast. Mi chiamo Alice, sono un’ingegnera del suono francese e la creatrice di Memento, il podcast che esplora la storia dimenticata e il dovere della memoria, per combattere l’indifferenza e le discriminazioni. Oggi state ascoltando la mia primissima produzione in italiano, quindi vi prego di essere indulgenti con i miei errori di lingua e di pronuncia 😄
Se ho scelto di realizzare questa produzione in italiano, su un podcast solitamente in lingua francese, è perché ho avuto l’onore di dialogare con Francesco Lotoro: pianista, compositore, direttore d’orchestra e ricercatore italiano che ha dedicato la sua vita a far rivivere le opere musicali nate nei luoghi più oscuri della storia, i campi di concentramento, i ghetti, le prigioni, i gulag.
In questo secondo episodio, Francesco Lotoro ci illumina sul ruolo vitale della musica in quei luoghi di oppressione: un canto per sopravvivere psicologicamente, un’arma contro la barbarie, un legame tra le anime. Scopriremo anche la storia commovente delle opere incompiute, quei frammenti di umanità lasciati da compositori che la morte ha strappato troppo presto, e il lavoro paziente e minuzioso necessario per ricostruirle e ridare loro voce.
PER SOSTENERE FRANCESCO LOTORO E LA SUA FONDAZIONE:
L’ascolto in cuffia è fortemente consigliato 🎧
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