La storia dell'eccidio di Cefalonia è l'ennesima pagina dolente consegnataci dal ventennio fascista. Una guerra (quella greca) in cui Mussolini aveva maldestramente cercato di compiacere l'alleato nazista ma che poi si rivelò una sconfitta bruciante. Un'alleanza, quella italo-tedesca in cui i tedeschi in più occasioni umiliarono il nostro esercito, che aldilà della propaganda fascista era impreparato ed inadeguato ad affrontare una guerra mondiale.
Fino ad arrivare alle concitate fasi dell'armistizio. Quell'episodio viene utilizzato strumentalmente dai generali tedeschi come dimostrazione del tradimento dei militari italiani, che saranno disarmati, uccisi o deportati. Il tutto con la complice assenza del governo e dei regnanti. E con le atrocità efferate perpetrate dai nazisti, come nel caso dell'eccidio di Cefalonia, con migliaia di soldati passati per le armi.