Roberto D'Amico ci racconta dellla sua tesi “Unmanned Pigeons”.
Piccioni viaggiatori e basi militari americane in Sicilia.
Il suo progetto di tesi “Unmanned Pigeons” con relatore Matteo Guidi, è stato selezionato tra i tre vincitori dell’edizione 2019 di Blurring the lines, iniziativa promossa da Paris College of Art, con Fotodok e Urbanautica (partner di ISIA Urbino). Tra i finalisti del premio anche il progetto "STALKER" di Roberta Capaldi. I lavori saranno in mostra dal 5 al 13 novembre 2019.
Unmanned Aerial Vehicle (UAV) è il nome ufficiale dei veicoli ben noti come droni. Situata nel sud-est di Niscemi, una città di trentamila abitanti sull’altopiano tra le montagne Erei e Iblei, vicino a Caltanissetta, la base militare americana per le telecomunicazioni radio Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) sorge nella Riserva Naturale Sughereta. All’interno della base è stato recentemente attivato il Mobile User Objective System (MUOS), un sistema che si interfaccia con tutti i dispositivi militari robotici, compresi i droni. Il campo elettromagnetico prodotto dalla base è percettibile oltre un raggio di 100 km e ci sono numerosi studi scientifici che stanno lavorando alla dimostrazione dell’impatto dell’elettromagnetismo sull’avifauna. In particolare, gruppi di ambientalisti siciliani sono sicuri che il campo elettromagnetico prodotto dalla base NRTF e dal MUOS stiano deviando il flusso migratorio degli uccelli, che hanno sempre sorvolato quelle aree della Sicilia.
Unmanned Pigeons si introduce in questa relazione tra base militare di telecomunicazioni, onde elettromagnetiche e migrazioni di uccelli con l’obiettivo di visualizzare questi effetti invisibili che la massiccia militarizzazione americana in Sicilia provoca sull’avifauna.
Un esperimento finale con i piccioni viaggiatori con un GPS lanciato nell’area di base ha mostrato che le onde elettromagnetiche hanno probabilmente un impatto sull’avifauna. Il progetto mescola foto, documenti d’archivio, mappe e visualizzazioni dei dati.
Instagram di Roberto: https://www.instagram.com/robertovitodamico/
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