Il secondo episodio di Giuditta a tema Art Nouveau ci porta in Spagna, precisamente a Barcellona. Qui scopriamo il lavoro di un vero genio dell'architettura, un artista che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, artigianato e tecnologia, immaginazione e funzionalità: Antoni Gaudí.

Il nostro primo episodio dedicato all'Art Nouveau ci porta a Vienna, per scoprire la Secessione Viennese e il lavoro di uno dei suoi più importanti esponenti, nonché uno degli artisti più amati di sempre: Gustav Klimt.

Entriamo nel Novecento scoprendo un movimento che tra i due secoli si diffonde in tutta Europa e in ogni campo e che ha definito una nuova estetica per l'arte, l'architettura, l'arredamento e tutto ciò che va di moda: benvenuti nell'Art Nouveau.

Chiudiamo la panoramica post-impressionista con la storia di un pittore che, insieme a Van Gogh, è considerato il precursore dell’espressionismo e in effetti le storie di queste due persone sono in qualche modo legate. Stiamo parlando di Paul Gauguin.

In questo episodio scopriamo la storia di un vero gigante della pittura, uno degli artisti più famosi e amati di sempre, nonché l’artista che più di tutti ha personificato il concetto di genialità e follia: Vincent Van Gogh.

Il quarto episodio di Giuditta è dedicato all'eremita di Aix, un artista dal carattere complicato, che ha iniziato la sua carriera come pittore impressionista, per poi sviluppare un proprio stile personale e diventare il precursore del cubismo.

A fine Ottocento, ci troviamo in un momento di svolta, in un periodo di passaggio in cui salutiamo definitivamente l’arte ottocentesca e ci troviamo di fronte a un futuro incerto, tutto da costruire.

Il terzo e ultimo episodio dedicato all'impressionismo ci racconta la storia di Pierre-Auguste Renoir, uno dei principali interpreti di questa corrente, nonché uno degli artisti più prolifici della storia, animato da una costante volontà di cogliere e mettere su tela la joie de vivre del suo tempo.

Claude Monet può essere veramente considerato il pittore impressionista per antonomasia: sarà uno dei pochi impressionisti a rimanere tale per tutta la vita ed è proprio un suo quadro a dare il nome a questo movimento.

Il primo episodio di Giuditta è dedicato a Èdouard Manet, aka il pittore dello scandalo. In realtà, Manet non è un sovversivo, o meglio, diciamo che non lo fa apposta. Si ispira alla tradizione, ma finisce per rivederla totalmente in chiave contemporanea con l'obiettivo di mettere la sua percezione della realtà sulla tela. Da qui in poi, è tutta un'altra storia.