I referendum (o, più correttamente, referenda) sulla Giustizia per cui si vota domenica 12 giugno sono un'occasione assolutamente straordinaria per i cittadini onesti di imprimere una svolta nel marasma del sistema giudiziario italiano.

Chi non lo capisce e non va a votare si rende complice di una consorteria che ha occupato ignobilmente le istituzioni e che Palamara ha descritto con dovizia di particolari nei suoi interrogatori e nel libro - intervista con Sallusti.

Chi si illude che la riforma preparata dalla Cartabia (nella difficle veste di Donna Abbondia) possa cambiare qualcosa o è un illuso o sa poco di leggi, tribunali e mondo reale.

Chi vuole capire il merito delle questioni può guardare questo video sul canale Radia Svaboda

https://www.youtube.com/watch?v=r565b...

oppure leggere le schede sui giornali e sul web, ad esempio qui:
https://www.leggioggi.it/2022/05/31/r...

Ma l'importanza politica dei referendum non è legata alle questioni di merito. Questo referendum serve per scardinare un sistema marcio di potere che sta distruggendo il paese, l'economia e la vita dei cittadini.

Oggi il sistema giudiziario ignora i criminali e si concentra sui "nemici del popolo" invisi a una certa parte della sinistra alleata del minkio-grullismo da strapazzo. Con la complicità di giornalisti dediti alla diffamazione al sensazionalismo che sono diventati i cani da riporto delle Procure.

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