La legge di bilancio del governo Meloni: 18,7 miliardi di euro, una manovra prudente, che poco effetto avrà sulle prossibilità di crescita. Dopo la fiammata post-Covid, l'economia italiana si è fermata. Positive le misure di equità sociale e l'aumento di fondi per la sanità. Il percorso stretto imposto dai parametri europei, una politica fiscale responsabile e il miglioramento dei conti pubblici che porterà l'Italia fuori dalla procedura d'infrazione per deficit eccessivo. Ma questo aggiustamento è stato pagato anche dai cittadini, con il cosiddetto fiscal drag: per effetto dell'inflazione, i salari nominalmente aumentano, ma il potere d'acquisto no. Eppure si pagano aliquote fiscali maggiori, che garantiscono nuove entrate all'erario.L'inflazione, tassa iniqua. La pressione fiscale rimane alta. Ma soprattutto, la manovra avrà un trascurabile impatto sulla crescita economica. A differenza di altri Paesi dell'area sud d'Europa, come attestato dalle previsioni del FMI: la Spagna con un 3,2 per cento, la Grecia e il Portogallo con un 2 per cento. L'Italia, in quest'area, fa eccezione. Il capovolgimento dei motori di crescita in Europa: quelle che erano le locomotive come Germania e Francia, arrancano; mentre i Paesi dell'area sud, risolta la loro situazione fiscale difficile per via di un forte indebitamento, hanno buone dinamiche di crescita. Cosa manca all'Italia: è la crisi del comparto industriale a frenare la crescita. Rappresenta il 23 per cento del Pil italiano, ma la produzione è diminuita, tornando al livello del 2020. La manovra stanzia per il comparto circa 8 miliardi, ovvero un terzo della richiesta avanzata da Confindustria per un piano di rilancio. Servirebbero risorse adeguate per affrontare la riconversione dell'economia in atto e gli alti costi dell'energia, investimenti per le trasformazioni indotte dall'Ia. La mancata crescita mette a rischio anche i risultati positivi ottenuti con la discesa del deficit. E il debito pubblico continuerà a gravare sulla nostra economia. Spagna e Portogallo offrono un esempio contrario: stock del debito in discesa grazie a crescita economica e investimenti.