Il rapporto di Enrico Letta sul mercato unico e le anticipazioni di quello di Mario Draghi sulla competitività evidenziano un dato comune: la debolezza dell'Unione europea nella competizione globale con attori come Usa e Cina. Un'Europa frammentata in mercati nazionali sulle Tlc, sull'energia e sulle infrastrutture strategiche così come sulla difesa e sul settore finanziario non è in grado di tenere il passo: trenta anni fa il mercato europeo era competitivo e all'avanguardia sul settore delle innovazioni tecnologiche, ora nessun grande attore europeo è presente nel mondo delle piattaforme globali, dove dettano legge Usa e Cina. La competizione si allarga anche ai Paesi dell'Asia-Pacifico. La mancata integrazione dei mercati finanziari evidenziata dal rapporto Letta fa sì che il grande risparmio europeo si indirizzi verso i grandi poli statunitensi. Permane l'ostilità ad una maggiore integrazione da parte di Paesi come Lussemburgo, Malta, Irlanda, intenzionati a conservare la loro rendita di posizione