La prima relazione del neo Governatore di Banca d'Italia Fabio Panetta pone l'accento sulla necessità di una maggiore integrazione europea, unico rimedio all'irrilevanza dei singoli Paesi. Solo così si possono raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica e digitale, che esigono investimenti e risorse comuni. Il governatore richiama l'urgenza di completare l'unione del mercato dei capitali. Un passo indispensabile anche per evitare che i risparmi europei continuino ad indirizzarsi verso gli Stati Uniti. L'Italia ha tutto da gauadagnare da una maggiore integrazione. La nostra economia non cresce a sufficienza, l'Italia è il Paese europeo in cui meno è cresciuto il reddito pro capite negli ultimi 25 anni. Giusti i richiami di Panetta alla necessità di un piano credibile per la riduzione del debito e volto a stimolare crescita e produttività. Anche Fmi e Bce hanno invitato l'Italia ad avviare al più presto una politica di risanamento del bilancio e di rilancio della crescita. I danni dei bonus sulla spesa pubblica. Il nodo del declino demografico, l'urgenza di far entrare nel mercato del lavoro giovani e donne.