Conflitto di dimensioni intercontinentali, combattuto dal 1914 al 1918. Innescata dalle pressioni nazionalistiche e dalle tendenze imperialistiche coltivate dalle potenze europee a partire dalla seconda metà del 19° sec., coinvolse 28 paesi e vide contrapposte le forze dell’Intesa (Francia, Gran Bretagna, Russia, Italia e loro alleati) e gli Imperi Centrali (Austria-Ungheria, Germania e loro alleati). Assunse una dimensione mondiale anche dal punto di vista dei teatri degli scontri: si combatté, oltre che in Europa, nell’Impero ottomano, nelle colonie tedesche in Asia e su tutti i mari. Le battaglie decisive si svolsero in Europa, su 4 fronti: quello occidentale, tra Francia e Germania, lungo la Marna e la Somme; l’orientale, o russo, esteso e privo di barriere naturali; il meridionale, o serbo; l’austro-italiano, sulle Alpi orientali. La Grande guerra terminò nel novembre del 1918 con la sconfitta degli Imperi centrali (Austria-Ungheria e Germania) e con la resa dei loro alleati (Turchia e Bulgaria). Il bilancio delle perdite umane fu pesantissimo: ai circa 10 milioni di soldati caduti, bisogna aggiungere milioni di invalidi, feriti, prigionieri. Un’intera generazione di europei fu falcidiata: i francesi, gli inglesi, i tedeschi e i russi persero tra il 15 e il 20% dei loro uomini in età compresa tra i 18 e i 30 anni.