Una riflessione nata dalla lettura di "Se noi bruciamo" di Vincent Bevins: cosa resta davvero delle grandi proteste nate e cresciute sui social media? Dalle Primavere Arabe al Brasile, da Hong Kong alle “sardine” italiane, il filo rosso è sempre lo stesso: mobilitazioni rapide, imponenti, ma incapaci di consolidarsi in cambiamenti strutturali.
In questo episodio parliamo del ruolo (e dei limiti) dei social network nel generare rivolte senza rivoluzioni, proteste senza conseguenze durature. Perché senza organizzazione, leadership e progettualità, l’indignazione resta un fuoco di paglia. E forse, come dice Bevins, i social non aiutano la democrazia: la rallentano.
🔗 Link citati o ispiratori dell’episodio
Domani – Intervista a Vincent Bevins
(Nota: link diretto non fornito, ma l’articolo è tratto da Domani ed è un’intervista firmata da Lorenzo Santucci sull’autore di "Se noi bruciamo", Einaudi 2024).
Libro – Se noi bruciamo, Vincent Bevins (Einaudi, 2024)
Un’indagine sulle rivolte popolari degli ultimi dieci anni: efficaci nella mobilitazione, inefficaci nella trasformazione.
Il movimento delle Sardine – Wikipedia
La parabola delle Sardine, dal successo virale su Facebook all’ingresso (senza scosse) nella politica tradizionale.
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