Negli Stati Uniti il picco d’inflazione da energia, cibo ed eccesso di domanda sembra essere alle spalle e nei prossimi trimestri dovrebbe rientrare anche l’inflazione del settore immobiliare. Manca ancora all’appello la normalizzazione dell’inflazione da servizi, che è però strettamente legata al mercato del lavoro e ai salari; il primo rimane tonico e le condizioni di domanda di lavoro da parte delle imprese vivaci, mentre rallenta la crescita dei salari.
A livello europeo, invece, la BCE prevede di continuare i rialzi a ritmo di 50 punti base per due o tre volte e di fermarsi per 12 mesi. In questo caso, però, il mercato sembra prezzato correttamente.
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