Il capro è un mammifero ruminante con corna cave e pelo di solito lungo eliscio. Diversi sono stati i suoi nomi antichi. Per gli ebrei ‘ez indicavala capra comune. Il capro peloso veniva chiamato sa‘ìr. Il maschiodominante però era detto ‘attùdh. In greco troviamo 2 parole: tràgos ed èrifos.
In latino, la capra della Siria era chiamata Capra hircus mambrica,ed era caratterizzata da lunghe orecchie pendenti e da corna ricurve all’indietro.È la razza predominante in Palestina. Di solito, queste capre sono nere; quellemacchiate sono un’eccezione. I capri erano uno dei prodotti principali delcommercio di Tiro.
Anticamente, le mandrie di capri potevano essere piuttosto numerose. Unafamiglia benestante poteva possedere migliaia di capri e capre.
Il capro e la capra erano incredibilmente preziosi. La femmina forniva illatte, da cui si potevano ricavare burro e formaggio. Nell’alimentazionequotidiana poteva essere presente la carne sia dell’animale adulto che diquello giovane, detto capretto. Il pelo veniva impiegato in molti modi nell’industriatessile. Anche le tende potevano essere fabbricate usando il pelo nero deicapri. Le pelli venivano lavorate per trasformarsi in otri, non solo comevestiario.
Il capro era anche uno degli animali più utilizzati nei sacrifici cruenti.
Simbolismiantichi
TheImperial Bible-Dictionary (a curadi P. Fairbairn, London, 1874, Vol. I, p. 664) osserva:
“È interessante scoprire che questo [il capro] era il simbolo nazionale deglistessi Macedoni. Esistono ancora monumenti in cui ricorre questo simbolo, comeuno dei pilastri di Persepoli, dove è raffigurato un capro con un immenso cornosulla fronte, e un persiano che regge il corno, a simboleggiare la sottomissionedella Macedonia alla Persia” (fatto avvenuto verso la fine del VI secolo a.C.
La capra di montagna, o capraselvatica. Un altro antico nome ebraico di questo animale è ye‘elìm, ovvero la“capra di montagna”, o “capra selvatica”. Queste espressioni si riferisconoallo stambecco della Nubia (Capra ibex nubiana), una capra selvatica chevive sui monti e che ha grandi corna ricurve all’indietro, fortemente dentate. Questoanimale è di casa in alta montagna, dove si arrampica con grazia e disinvolturasu rupi frastagliate e strette sporgenze montuose. Durante il periodo dellagestazione, queste capre cercano luoghi difficilmente raggiungibili dall’uomo. Queste creature sono del tutto indipendenti dall’uomo.Evitano l’uomo anche nel momento della nascita.
Sulla riva occidentale del Mar Morto è presente una zona rocciosa dettaEn-Ghedi, il cui nome significa “Fonte (Sorgente) del Capretto”, il chesuggerisce che le capre di montagna abitassero quella regione. Anche in tempirecenti vi sono stati avvistati stambecchi.
In italiano, il termine “stambécco” indica sia il maschio che la femmina. Magli antichi ebrei chiamavano le femmine ya‘alàh. Ed era un animale caratterizzato da una notevolegrazia.
Ma nonfinisce qui. Infatti, lo stambecco potrebbe aver avuto pure un altro nome: ’aqqòh(“capra selvatica”). Molti studiosi ritengono che ’aqqòh indicherebbe unsinonimo di ye‘elìm, cioè lo stambecco della Nubia.