Il compositore italiano Ottorino Respighi (1879-1936) è ammirato
soprattutto per i suoi poemi sonori incredibilmente abili e magistralmente
orchestrati: Gli uccelli, I pini di Roma e Le fontane di Roma. Queste
affascinanti opere sono entrate a far parte del repertorio orchestrale
Ma c’è molto di più in Respighi di quanto la maggior parte delle
persone sappia. Sapevate, per esempio, che ha studiato orchestrazione in Russia
con Nikolaj Rimskij-Korsakov? Sapevate che, dal 1923 al 1936, fu direttore del
Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, una delle cariche più importanti della
Sì, dovremmo saperne di più. Quindi esploriamo la sua storia.
Primi anni di vita e formazione (1879-1900)
Ottorino Respighi nacque il 9 luglio 1879 a Bologna da una
famiglia di musicisti. Il padre, un insegnante di pianoforte, gli fornì una
prima formazione musicale. Respighi studiò violino e viola al Liceo Musicale di
Bologna, dove sviluppò anche uno spiccato interesse per la composizione. Studiò
composizione con Giuseppe Martucci e in seguito prese lezioni dal celebre
compositore e direttore d’orchestra Luigi Torchi, esperto di musica antica.
Gli anni formativi e l’influenza russa (1900-1913)
Nel 1900 Respighi si recò a San Pietroburgo, in Russia, dove suonò
la viola nell’orchestra del Teatro Imperiale Russo. Durante il suo soggiorno in
Russia, studiò orchestrazione con Nikolaj Rimskij-Korsakov, la cui influenza
avrebbe plasmato in modo significativo lo stile orchestrale colorato e dinamico
L’ascesa alla ribalta (1913-1924)
La carriera di Respighi ebbe una svolta significativa quando si
trasferì a Roma nel 1913 per assumere l’incarico di professore di composizione
al Liceo Musicale di Santa Cecilia. La sua opera orchestrale più famosa, Le
fontane di Roma, fu eseguita per la prima volta nel 1917 e segnò l'inizio
della sua celebre Trilogia Romana. Questa trilogia, che comprende anche I
pini di Roma (1924) e Feste romane (1928), consolidò la reputazione
di Respighi come maestro dell’orchestrazione.
Apice della carriera e del successo
internazionale (1924-1936)
La fama di Respighi continuò a crescere per tutti gli anni ’20 e ’30.
Compose in modo prolifico, creando opere che mostravano il suo profondo
interesse sia per le moderne tecniche orchestrali che per la musica antica. Il
suo balletto La Boutique Fantastique (1919), basato su musiche di
Rossini, e l’opera La Fiamma (1934) furono accolti molto bene. Respighi
approfondì anche la ricerca musicologica, componendo opere ispirate alla musica
antica e barocca, come
Antiche Arie e Danze e
Gli uccelli.Gli ultimi anni e l’eredità (1923-1936)
Gli ultimi anni di Respighi furono caratterizzati da una continua
attività compositiva e didattica. Nel 1923 diventò direttore del Conservatorio
di Santa Cecilia di Roma, incarico che mantenne fino alla morte. Nonostante il
suo successo, rimase umile e dedito ai suoi studenti e alla musica. Ottorino
Respighi si spense il 18 aprile 1936 a Roma, lasciando una ricca eredità di
musica orchestrale e vocale.
La musica di Respighi è celebrata per la sua vibrante
orchestrazione e la sua capacità di evocare immagini e atmosfere vivide. Le sue
opere rimangono punti fermi nel repertorio concertistico, ammirate per la loro
innovativa fusione di elementi moderni e storici.
Musiche di Ottorino Respighi da ascoltare
Antiche Arie e Danze (poema sinfonico)
Feste Romane (poema sinfonico)
Gli uccelli (poema sinfonico)
Le fontane di Roma (poema sinfonico)
I pini di Roma (poema sinfonico)
Trittico botticelliano (poema sinfonico)