La rivoluzione digitale del secolo scorso, ha consolidato quella che gli studiosi chiamano la società della scrittura. Il personal computer, internet, i social media, le app di messaggistica: per comunicare con altri abbiamo iniziato a scrivere e a leggere come non avevamo mai fatto prima. Negli ultimi tempi, però qualcosa sta cambiando. La scrittura e la lettura non ci bastano più: la sensazione è che l’utenza digitale oggi senta il bisogno di percepire anche la prossimità delle persone con cui interagisce. E il miglior modo di farlo, è usare e ascoltare la nostra voce, che il vero medium primordiale dell’essere umano. Ecco, forse il fenomeno di ClubHouse si spiega così: stiamo riscoprendo una cultura orale, quella dell’animale uomo che chiacchera intorno ad un falò. Dopotutto la pandemia ci ha costretto all’isolamento e alle distanze sociali, e adesso abbiamo voglia di ritornare ad una relazione più autentica, priva del filtro che si deposita sui testi o sulle immagini. In questo episodio del podcast parliamo di questo, e di come il 2021 forse sarà l’anno del social audio e del vocale; non solo fra gli utenti connessi rete, ma anche fra i brand e i propri clienti. Questa è la #muccaviola numero sette e si intitola: senti chi parla.