Con la morte di Robespierre termina il periodo eroico o, se volete, più creativo della Rivoluzione Francese, il potere torna nelle mani della borghesia affarista, che aspirava ad una normalizzazione della situazione politica, al ritorno al liberalismo in economia. I nuovi padroni, però, mancavano di una solida base sociale che li appoggiasse, erano costretti a ricorrere all’esercito per reprimere le frequenti fiammate insurrezionali di destra o sinistra. Proprio l’esercito alla fine, o meglio il più energico ed intelligente dei suoi capi, Napoleone, si rende conto di poter fare assolutamente a meno di quel fiacco governo civile; il colpo di stato del brumaio 1799 sancisce la fine della Rivoluzione, le cui idee fondanti però sopravvivono e saranno diffuse in tutta Europa dalle armate napoleoniche.