Il Medioevo fu un periodo di grandi difficoltà per le comunità ebraiche sparse nell’Europa cristiana, fatte oggetto periodicamente di violenze atroci, che andarono sotto il nome generico di “pogroms”; agli ebrei venivano addossate colpe di ogni tipo, compresa quella di “deicidio”, per il ruolo che la comunità ebraica avrebbe avuto nella crocefissione di Cristo. Si giunse al punto di confinare gli ebrei in zone limitate delle città, dette “ghetti”; il primo fu istituito Venezia nel 1516. Tutte le discriminazioni e limitazioni imposte agli ebrei furono cancellate con un tratto di penna da un evento epocale, la Rivoluzione Francese che con un editto specifico del 1791 cancellò ogni limitazione nei confronti degli ebrei; gli ideali della Rivoluzione furono diffusi in tutta Europa, portando la scomparsa, “de iure”, delle discriminazioni antiebraiche, dovunque, tranne che in Russia, dove, anzi, fu creato dalla polizia zarista il testo più falso, nocivo ed infame a carico dei giudei, “I protocolli dei savi di Sion”.