La casata dei Medici ha scritto la storia di Firenze e, in parte, d’Italia per più di quattrocento anni; d’altro canto, però, bisogna anche riconoscere che l’incredibile ascesa di questa famiglia non sarebbe stata possibile al di fuori di quel particolare contesto storico, politico ed economico costituito da Firenze e da tutta l’Italia del Nord nel periodo che va dalla fine dell’impero carolingio fino all’inizio del ‘500. In questo periodo nasce in Italia il capitalismo moderno, in tutte le sue più varie espressioni, dal connubio mercato, industria, finanza, sino alle forme societarie più sofisticate, ancora presenti nel nostro mondo, ed alle attività bancarie più spregiudicate.
Gli uomini d’affari italiani, nati da questo contesto, hanno dominato la scena economica d’Europa per almeno quattro secoli: non solo, essi sono stati il fattore principale di quella trasformazione della civiltà, della cultura, dell’arte e dei valori etici che chiamiamo Rinascimento.
Di questo mondo, di questa civiltà, che cercheremo di illustrare in questa prima conversazione, i Medici furono eccelsi interpreti, forse, tra tutti, i più grandi e geniali.