”Se c'è amore, o amarezza, o tristezza, o religiosità, queste atmosfere diventano parte della mia musica, e questa diventa bella o amara o triste o religiosa ”
Oggi la nostra Antonella Benanzato ha deciso di proporci un viaggio tra i mondi misteriosi dell’ipnosi e tra le note di un funambolo del pianoforte, un talento della musica di inizio Novecento che poté permettersi virtuosismi irrealizzabili dalla maggior parte dei pianisti grazie a un’apertura del palmo delle mani pari a 30 cm da pollice a mignolo. Stiamo parlando di Sergej Vasil'evič Rachmaninov.
Per lo speciale sottofondo musicale di oggi, ringraziamo il giovane e virtuoso pianista Jacopo Zambelli per le sue fantastiche esecuzioni al pianoforte delle partiture di Rachmaninov.