Siamo così abituati al pessimismo che rischiamo di sbagliare pronostico, e di vivere male, incupiti, come se non ci aspettasse altro, dietro l’angolo, che una ulteriore legnata. La cerimonia di insediamento di Biden è stata magnifica e leggera, dopo la greve stagione di Trump, e ha ragione Natalia Aspesi a chiedersi come mai ne abbiamo goduto così distrattamente: si trattava, dopotutto, di una festa di liberazione.