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Non mi reputo un talento, ma il mio approccio, la mia proattività e voglia di crescere hanno fatto tanto (ahimè) parlare di me e stravolto gli equilibri del mio team.
E il rapporto con il mio capo. Che è passato dal lodarmi e coinvolgermi in ogni attività al mettermi letteralmente in panchina: io non so lavorare in team, io sono troppo proattiva, i miei colleghi sono in difficoltà, sono troppo veloce..
Sono confusa, cosa dovrei fare? Non essere me stessa e fare il mio compitino giornaliero? Scappare a gambe levate?
In azienda vince la squadra, non il singolo.
Tu sei più veloce e dotata dei tuoi colleghi. Il tuo manager ha capito che sei un talento. Vuole solo farti capire che stai sbagliando, o ha paura che lo scavalchi.
In ogni caso non devi scappare in avanti lasciando indietro chi è più lento.
Dedica metà del tuo tempo a fare bene il tuo e l’altra metà ad aiutare i tuoi colleghi. Facendoli crescere, donando loro il tuo tempo e le tue competenze. Concentrati su di loro, non su di te.
Loro ti adoreranno, i tuoi superiori lo noteranno, vedranno in te una leader che sa far crescere l’organizzazione, ti affideranno un team gestire.
Sarai messa in panchina, ma a fare l’allenatore.
Si cresce facendo crescere gli altri, non sgomitando per arrivare primi.