Il libro racconta cinque secoli di sfruttamento dell’America Latina, mostrando come ricchezze naturali come oro, argento, zucchero, petrolio e minerali siano state trasformate in strumenti di dominio da imperi prima europei e poi nordamericani. Attraverso esempi storici vividi, illustra come miniere, piantagioni, debito estero, dittature e multinazionali abbiano mantenuto il continente in uno stato di dipendenza strutturale, impedendo uno sviluppo autonomo. È una narrazione densa e appassionata che unisce storia, economia e denuncia politica per rivelare come la prosperità del Nord sia cresciuta sulle “vene aperte” del Sud.

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