“Mi sento vittima di un sortilegio, un castigo che risale a prima che io nascessi."

Così Miguel, il protagonista inizia a raccontare questa storia.
Una storia che è una costellazione familiare: un abbandono che diventa esclusione, un segreto che continua nel regno dei morti, una pecora nera che libera e riunisce la famiglia. 
 
E la scena finale è una festa: vivi e morti che cantano e ballano insieme. 

E questo è il mio augurio in queste giornate: di cantare e ballare con i vostri morti.  “Avremo un legame che vive per sempre in ogni parte del mio Corazon”

Tanti modi per onorare gli ANTENATI: dall’Irlanda all’Indonesia, dal Messico al Giappone, ogni cultura ha cercato un modo per dialogare con la morte. 
Dietro simboli diversi — fuoco, cibo, danza, luce — c’è una stessa consapevolezza: ricordare i morti significa riconoscere la continuità della vita. In fondo, tutte queste feste ci insegnano che onorare la morte è, paradossalmente, il modo più profondo per celebrare la vita.

Se oggi Omero fosse vivo racconterebbe le imprese di Lebron James. 
Per milioni di persone rappresenta l’idea che si possa partire dal poco e arrivare in cima senza dimenticare le proprie radici. 
E appena vi racconterò la sua infanzia capirete perché sto parlando di lui. 
LeBron James è prima di tutto la storia di un bambino cresciuto senza Padre, in un contesto difficilissimo, che trasformerà la fragilità in forza, la mancanza in dono, l’infanzia difficile da una pesante eredità diventa un lascito di speranza e anche di rivincita.
È proprio colui che “fa qualcosa di buono con ciò che ha”.. e mette il suo successo al servizio della vita e degli altri.

Vi parlo di Lebron James perchè ho assistito di persona al momento forse più importante della sua carriera: era il 2016 ed ero appena atterrata a San Francisco. Quella sera era in programma  un momento della storia del basket: Gara 7 delle Finals NBA 2016. Un momento di sport che è entrata nella leggenda perché ha rappresentato la più grande impresa non solo della carriera di LeBron James ma della storia del basket. Ho assistito alla stoppata di Lebron che è entrata nella leggenda, che sembra proprio un’azione eroica narrata da Omero, ho assistito al più grande campione che piange dopo la vittoria, sapendo di aver mantenuto una promessa quasi impossibile: riportare la vittoria nella sua città natale.
La storia di Le bron mi ha commosso quasi dieci anni fa e oggi vi porto un po’ nella sua storia.

'Eco degli Antenati: Il Potere della Risonanza e la Nascita del Podcast

In questo episodio, Valeria Curzio spiego l'origine e il significato dietro il nome del suo podcast, 'L'Eco degli Antenati'. 

Leggendo un paragrafo del suo libro, Valeria illustra come le informazioni e le esperienze si propagano come un'eco attraverso le generazioni, influenzando le nostre vite non solo per cause dirette.
Racconta la sua esperienza personale di come ha cercato e trovato il titolo perfetto per il suo podcast grazie a un momento di ispirazione musicale.

Valeria enfatizza l'importanza di ascoltare la risonanza delle memorie ancestrali e conclude con una citazione di Beethoven:

'Dove le parole non arrivano, la musica parla.'

Le costellazioni familiari sono sempre più diffuse ma questo non significa che ogni esperienza sia uguale.
In questa puntata rispondo alla domanda: Posso fidarmi delle costellazioni familiari?
Come capire se il luogo in cui mi trovo e l’operatore che sto seguendo sono davvero adatti a me e sopratutto se sono luoghi di vera crescita?
Parliamo di segnali, criteri e intuizioni per riconoscere una guida centrata e un contesto sicuro.
Un invito a praticare discernimento, senza rinunciare alla profondità di questo strumento.

Le donne nei film di Hayao Miyazaki e le costellazioni familiari.

Quando guardiamo un film di Hayao Miyazaki, la prima cosa che colpisce è la forza delle sue protagoniste. Non sono principesse da salvare, né figure decorative: sono ragazze e donne che affrontano prove immense, spesso da sole, e lo fanno con coraggio, intelligenza e tenacia.

Chihiro, in La città incantata, Nausicaä, in Nausicaä della Valle del vento, San, la Principessa Mononoke,Ponyo, e Sophie de Il castello errante di Howl. 

Queste storie ci parlano di coraggio, sì, ma anche di dinamiche profonde che esistono nelle nostre famiglie reali.

Miyazaki ci mostra che crescere non significa solo superare ostacoli esterni, ma anche rimettere in ordine il nostro “sistema interiore”, ritrovando il posto giusto tra le generazioni.

E forse è per questo che i suoi film parlano a tutti: perché, al di là di spiriti, castelli e creature magiche, ci raccontano la nostra storia familiare più nascosta

Jannick Sinner e Carl Lewis: i loro movimenti verso il padre.

Una pagina di Sport Sistemico: le vicende private e pubbliche di Venus e Serena Williams, le due sorelle, regine del tennis.

Sembrano discipline simili.. in fondo si occupano di inconscio!
.. e invece sono molto lontane. 
Lontane non vuole dire in conflitto, anzi.