La fantascienza speculativa non si limita a immaginare tecnologie future, ma interroga profondamente società, culture e potere. In Le Guin, la costruzione di mondi alternativi diventa un modo per riflettere su genere, linguaggio e relazioni umane. "Dune" di Frank Herbert, invece, mette al centro ecologia, religione e colonialismo, anticipando dibattiti ancora attuali. Sono universi lontani, ma parlano chiaramente del nostro presente. È qui che la sci-fi si fa davvero politica, filosofica, umana.