Quanto spesso ti giudichi? Quante volte ti sei rimproverata di non essere abbastanza? Abbastanza brava, abbastanza forte, abbastanza capace?

Se anche tu conosci bene quella vocina interiore che ti ricorda i tuoi errori, le tue mancanze, le tue imperfezioni, allora fermati un momento. Questo episodio è per te. Perché voglio dirti una cosa: non puoi rinascere, non puoi crescere, non puoi fiorire, se non impari a perdonarti.

Quando è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa solo per te? Quando è stata l’ultima volta che hai deciso, consapevolmente, di voltare pagina e lo hai fatto per davvero? Se la risposta ti fa riflettere, allora questo episodio è proprio per te.

Ti capita mai di sentirti sopraffatta da pensieri che ti fanno sentire meno di quello che sei? O magari ti ritrovi a pensare a cosa potrebbe succedere o a cosa sarebbe successo se ti fossi comportata in maniera diversa? Sono certa di sì, e so che la mente, in questi momenti, si trasforma in un vortice continuo e impetuoso che restituisce domande, paure, ansie…e anche sogni infranti. Voglio dirti che questi pensieri non sono la tua verità. Tu non sei i tuoi pensieri. E imparare a riconoscere questo può fare davvero la differenza.

Se chiudo gli occhi e ripenso ai momenti in cui mi sono fidata davvero di me stessa, sento una sensazione di libertà e di pace che non è paragonabile a nulla. Ti confesso, però, che il percorso intrapreso per arrivare fin qui, a considerare la fiducia come punto di forza e sicurezza profonda, è stato tutt’altro che facile. E tu, quanto ti fidi di te stessa? Quanto ti fidi delle tue sensazioni, delle tue scelte, dei segnali che il tuo corpo e la tua mente ti mandano? Quanto ti fidi delle tue capacità?

E se Babbo Natale diventasse il tuo migliore e più intimo amico? Se potesse essere il custode dei tuoi desideri più intimi, di tutti quei sogni e quei segreti che non osi mai pronunciare ad alta voce? Ti sembra folle? No, non lo è. E in questo episodio ti spiego perché dovresti scrivere una lettera a Babbo Natale.

Esiste un modo per esplorarsi con consapevolezza e nel contempo rilassarsi, e magari mettere in circolo la creatività. Certo che sì: si chiama journaling creativo e in questo episodio ti spiego come e perché dovresti iniziare.

Ti capita mai di arrivare a fine giornata e chiederti come hai fatto o renderti conto di come il tempo sia volato? O peggio, di non ricordare davvero cosa hai fatto, chi hai incontrato, cosa hai provato? Se la risposta è sì voglio subito tranquillizzarti: non sei sola e soprattutto non sei strana. Stai solo vivendo col pilota automatico inserito e in questo episodio ti spiegherò come disinnescarlo.

“Non sono abbastanza”, “Non ce la farò mai”, “Ho sbagliato tutto e ancora”. "Ho fallito e continuerò a farlo". Quante volte hai ripetuto a te stessa, e con durezza, queste frasi? Tante lo so, perché l’ho fatto anche io, e troppe volte. E se c’è una cosa che ho imparato è che basta solo cambiare prospettiva, e togliere qualche “non” dalle nostre affermazioni. Perché ce la farai e sei abbastanza, solo che forse ancora non lo sai.

Ti è mai capitato di sentirti persa, come se avessi smarrito il contatto con la persona che sei realmente? Hai mai sentito il bisogno di fermarti e capire cosa stai vivendo ma non sai da dove cominciare? E, ancora, ti trovi mai a cercare risposte dentro di te, ma c’è troppo rumore, troppe distrazioni, e alla fine rinunci, lasciando quelle domande sospese? Se ti succede, e anche spesso, voglio rassicurarti: non sei l’unica. E non solo: nell’episodio di oggi scopriremo, insieme, come uscire da questa situazione grazie al journaling.

Ti svegli stanca la mattina e priva di energie? Ti sembra sempre di correre in tondo senza raggiungere mai una meta? Ti succede mai di sentirti sfinita, o svuotata di ogni stimolo, già a metà giornata? Se è così che ti senti è perché forse hai smesso di nutrire il tuo corpo e la tua anima. Ed è arrivato il momento di ricominciare a farlo!