Loredana Lipperini: giornalista, scrittrice, blogger e amatissima conduttrice di “Fahrenheit” su Radio3, Mario Di Vito: scrittore, giornalista, e coautore di programmi televisivi e radiofonici. LA STRADA GIUSTA: Alla fine degli anni Settanta, armato del suo registratore, Ernesto gira Francesca scrive libri e gira l’Italia per presentarli. Nonostante alcuni acciacchi dovuti all’età, ama ancora il proprio lavoro che le consente di essere in continuo movimento. La sua vita procede tranquillamente fino a quando, attraversando un sottopassaggio per uscire da una stazione, si trova catapultata nel 1971. Ha di nuovo venticinque anni e la possibilità di rivivere quel periodo con una diversa consapevolezza. Un regalo o una condanna? Francesca sarà costretta a prendere una difficile decisione: scegliere il presente o continuare a galleggiare nel passato. Ne “La strada giusta” Loredana Lipperini dipinge un racconto dai toni surreali, in cui il desiderio di giovinezza si risolve in un perturbante refrain che genera inquietudini. COLPIRNE UNO: Una storia vera incartata in un’altra storia vera. Il caso Peci, un episodio del lungo, sanguinario e, a tratti, malinconico crepuscolo delle Brigate Rosse, ma anche la storia del magistrato che seguì le indagini. Questo libro prova a guardare a quella vicenda e a quegli anni con uno sguardo nuovo, lo sguardo di chi ancora non era nato e che di quelle storie ne ha soltanto sentito parlare in casa, nei ricordi di famiglia o ne ha letto nelle pagine del diario della nonna. È l’inizio di giugno del 1981 e a San Benedetto del Tronto, all’estrema periferia della Repubblica, le Brigate Rosse rapiscono Roberto Peci, fratello di Patrizio, primo pentito della storia dell’organizzazione. Sottoposto a un terrificante ‘processo popolare’, sarà giustiziato poche settimane dopo in un casolare nella campagna romana. Mario Mandrelli, il magistrato che segue le indagini e porta a processo i brigatisti responsabili dell’omicidio, è il padre di mia madre, mio nonno. Attraverso le carte giudiziarie, i giornali dell’epoca, gli appunti finali, i ricordi e i diari di famiglia, emerge il racconto di un episodio di storia italiana e delle sue ombre che si nascondono dietro ogni angolo, malgrado le apparenze. O forse proprio come le apparenze. Il tutto viene visto con gli occhi di chi da queste storie è sempre stato circondato, sentendole raccontare a pezzetti dai protagonisti. E ognuno ha una sua verità, un suo orgoglio da rivendicare, una sua cicatrice da nascondere. L’importante è tenere a mente che si tratta di una storia vera. Che non vuol dire che dentro ci siano solo verità̀. Le bugie, in fondo, non hanno meno valore.