Dopo quasi 15 anni di politiche monetarie ultra espansive, (introdotte inizialmente come misure emergenziali e col tempo diventate routinarie), per le banche centrali arriva il redde rationem.

La droga monetaria, come quelle derivate dal papavero o magari sintetiche, scatena vari effetti collaterali, ma soprattutto provoca assuefazione e crisi di astinenza.

Già varie volte in passato si era tentato di rudurre la dose, e i mercati finanziari, che ne sono i maggiori consumatori, avevano reagito come tutti i drogati quando temono che il pusher li mandi "a rota" (per usare il gergo in voga nelle periferie capitoline degli anni 80).

Si era coniata la definizione "taper tantrum" per descrivere la reazione dei corsi azionari ed obbligazionari (soprattutto nei segmenti più rischiosi, mercati emergenti e junk bonds) ogni volta che la Fed sembrava intenzionata a ridurre il QE.

Di fronte al rischio di implosione la Fed aveva fatto marcia indietro con la coda (o il tasso) tra le grambe. Ora il rinvio della crisi di astinenza diventa impossibile.

In questo video di #IngloriousGlobastards spieghiamo il perché.

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