Le cicatrici
Rimane un segno senza ricordo
così superfluo a tratti fuoco
che poi scompare in superficie
perché è lì che spesso giace.
È lancinante come uno spillo
ma senza un segno così preciso.
Ti può sfiorare su un solo punto
ed esser carezza oppure buco.
Un foro apparente del tuo presente
che poi diventa un grande niente.
È ciò che accade a fuochi fatui
di cui il fumo, si perde al sole.
Un velo steso in controluce
a forma d’ ombre del tuo passato
che tu speravi, dimenticato.
Significati,
sciolti da un sole,
e dai riflessi della sua luce.
Che a volte abbaglia e ti protegge,
a volte inganna e ti rapisce.
È solo quando, giunge il tramonto
che quel momento diventa eterno.
Un istante brilla su quello specchio
e poi s’immerge nel tuo abisso.