X Agosto, una delle poesie più celebri di Pascoli, viene pubblicata per la prima volta sul «Marzocco» il 9 agosto 1896 in occasione dell'anniversario della morte del padre (avvenuta il 10 agosto, da cui il titolo del componimento) con una dedica agli assassini impuniti. Entra poi nella quarta edizione di Myricae (1897) nella sezione intitolata Elegie, prevalentemente incentrata sul tema del dolore familiare. Nel componimento il poeta rievoca la morte del genitore, inserendola in un più ampjo sistema di corrispondenze tra le vicende umane e la natura: la sua preghiera e la accusa di lui, di conseguenza, sono proiettate dal piano personale e quello cosmico.