Intervista a Marco Guglielmi, ricercatore e docente dell’Università di Padova. Sembra che la società, da un lato, si stia allontanando dalle religioni tradizionali, ma, dall’altro, alcune situazioni sociali come guerre, campagne elettorali, violazioni dei diritti, varie forme di violenza, tra le altre, sono sostenute da una retorica o credenza religiosa. Insieme al professor Marco Guglielmi, ci siamo interrogati su questo fenomeno, in cui la religione istituzionale è sempre più screditata e la retorica religiosa si distorce e polarizza adattandosi a criteri individualistici e personali.

Giovanni Vannini, docente di Digital Trend e Social Media allo Iusve di Venezia-Mestre e docente di Teoria e tecniche: Web e digital marketing alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università Pontificia Salesiana, offre una riflessione sulla "nuova visione" in prospettiva tecno-scientifica e dell’IA.
Non ci siamo ancora resi conto dell'effetto che la tecnologia ha avuto su tutte le dimensioni della vita umana. L'uomo, nel suo tentativo di rispondere all'evoluzione ed essendo essenzialmente tecnologico, non spreca la sua capacità di produrre. Ma cosa succede quando la creazione umana lavora contro l'umanità stessa? Questa sfida ci porta a chiederci quali sono i criteri per garantire che il progresso tecnologico, scientifico e digitale siano risorse che possono essere utilizzate dagli esseri umani per crescere nelle loro capacità e, allo stesso tempo, per evitare che la tecnologia sopprima ciò che ci rende veramente umani.

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Andrea Bozzolo, Rettore dell’Università Pontificia Salesiana, offre alcune riflessioni sulle dinamiche dell'ultimo Sinodo che la Chiesa ha recentemente celebrato. La visione futura della Chiesa - sottolinea Bozzolo - è quella sinodale in quanto si manifesta come Chiesa di comunione, partecipazione e missione. Questo modo di intendere la Chiesa ci parla di unione, ma non nel senso di omogeneità o omologazione, piuttosto un'unione che riflette l'immagine di un tessuto che si costruisce dall'integrazione di colori diversi. 
Si tratta quindi di evitare un modo di essere Chiesa che cerchi di imporre a tutti lo stesso colore, evitando la polarizzazione che enfatizza la differenza e porta all’isolamento. La violenza e il fondamentalismo affondano le loro radici nella polarizzazione e nell'imposizione di un pensiero unico. Secondo le parole di don Bozzolo, questo sinodo inaugura un nuovo cammino di pellegrinaggio nella Chiesa, questo sinodo non è più un evento ma un processo che cerca di coinvolgere tutti i cristiani nel discernimento ecclesiale.

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Ambrogio Bongiovanni, professore e direttore del Centro Studi Interreligiosi della Pontificia Università Gregoriana, offre una profonda riflessione nella prospettiva del dialogo interreligioso. Il professor Bongiovanni, a partire dal contesto attuale di guerre, crescente violenza e varie forme di fondamentalismo religioso, propone un'analisi sulle cause e le necessarie distinzioni per riconoscere il valore della religione nella società e l’importanza del dialogo, inteso come apertura verso l’altro. Un dialogo che cerca di incontrare Dio che vive nell’altro. 

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