Lo abbiamo chiamato 'Oltre' il nuovo podcast di cronaca nera e giudiziaria targato Bergamonews. Il primo episodio lo abbiamo dedicato alla memoria di Sharon Verzeni, uccisa per strada da uno sconosciuto a Terno d'Isola.

Nel secondo episodio cambiamo completamente argomento. Parliamo di incidenti sul lavoro e la storia è quella di Leonardo Scarpellini, un ragazzo di 24 anni morto in un freddo mattino d’inverno a Boltiere.

Una storia che abbiamo deciso di raccontare in occasione del 12 ottobre, Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. A ricordare Leonardo c'è la testimonianza toccante di mamma Tina.




L'obiettivo di questo podcast - che potete ascoltare su www.bergamonews.it, sui nostri canali social e sulle principali piattaforme di streaming - non è solo parlare dei casi di cronaca, delle indagini e dei processi che ne derivano, ma anche e soprattutto ricordare le vittime. E andare un po' 'oltre', come suggerisce il nome. Perché storie come queste rivelano molto anche di noi, della società in cui viviamo. Nel bene e nel male.

Lo abbiamo chiamato 'Oltre' il nuovo podcast di Bergamonews dedicato ai casi di cronaca nera e giudiziaria.

Il primo episodio lo abbiamo voluto dedicare a Sharon Verzeni, uccisa per strada da uno sconosciuto a Terno d'Isola. Aveva solo 33 anni, Sharon. E mercoledì 30 luglio sarà passato un anno esatto dalla sua scomparsa. Una vicenda dolorosa, che ha sconvolto Bergamo e l'Italia intera.

A ricordare Sharon, in questo episodio, ci sono le parole commosse e affettuose dei familiari. Del papà Bruno, della mamma Maria Teresa e della sorella Melody, che ringraziamo per la disponibilità insieme agli avvocati Luigi Scudieri, Lidia Redaelli ed Elena Masseroli. 

L'obiettivo di questo podcast - che potete ascoltare su www.bergamonews.it, sui nostri canali social e sulle principali piattaforme di streaming - non è solo parlare dei casi di cronaca, delle indagini e dei processi che ne derivano, ma anche e soprattutto ricordare le vittime. E andare un po' 'oltre', come suggerisce il nome. Perché storie come queste rivelano molto anche di noi, della società in cui viviamo. Nel bene e nel male.