Oggi a Open Space Cast incontriamo Narciso, al secolo Stefano Rinaldi, cantautore, performer e creatura scenica nata tra i riflessi del trucco e la verità della parola. Originario di Sora, in provincia di Frosinone, Narciso è un bambino fuori dagli schemi: mentre gli altri giocavano a calcio, lui preferiva ballare e suonare il pianoforte, guidato da una madre soprano e da un sogno più grande. Arrivato a Roma nel 2016, riparte da zero. Lì nasce Narciso, non solo un nome d’arte ma una nuova pelle da abitare. Vince il titolo di Androgynous Queen Italia, si fa notare nei club della capitale e diventa finalista al Tour Music Fest. Conquista poi il grande pubblico nella seconda stagione di Drag Race Italia, e da lì inizia una scalata fatta di canzoni come pagine di diario, usate per combattere il bullismo e raccontarsi con autenticità. Pubblica brani come Make Up, Stringimi forte e Discoball, quest’ultimo remixato con le Karma B e presente su GLOW Italia di Spotify. L’EP Blah Blah Blah, uscito nel 2024, è un concentrato di emotività, ironia e identità queer. Sul palco ha conquistato spazi importanti come il Roma Pride, il DragCon di RuPaul a Londra e la semifinale del Deejay On Stage di Radio Deejay. Nella nostra chiacchierata parliamo di arte come resistenza, della sua “stanza segreta” dove si nascondono sogni e paure, del nuovo singolo Monotonia, e del significato profondo dell'estetica per chi, come lui, ha fatto della fragilità uno specchio in cui brillare. Narciso oggi non riesce più a cantare senza ciglia finte, ma soprattutto senza essere sincero. Perché dietro ogni glitter, c'è una storia che merita di essere ascoltata.
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