Nel suddetto passaggio scritturale, nostro Signore disse: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. Il Signore dice qui che non chiunque afferma di credere in Lui può entrare nel Cielo dove Egli si trova, ma solo quelli che fanno la volontà del Padre possono entrare nel Cielo. L’ultimo giorno del giudizio, quando molti che avevano creduto in Gesù reclameranno con Lui dicendo: “Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in Tuo nome, cacciato i demoni in Tuo nome, e fatto molti prodigi in Tuo nome?” nostro Signore non potrà che dire loro: “Voi avete praticato iniquità, e così non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da Me, operatori di iniquità!”
Nostro Signore disse a tutti noi: “Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia. Cadde la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa però non crollò, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque invece ode queste parole non le mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo stolto, che ha edificato la sua casa sulla sabbia. Cadde poi la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa crollò e la sua rovina fu grande” (Matteo 7:24-27). Così, Gesù disse qui che quelli che ascoltano la Parola di nostro Signore, e credono in essa e le obbediscono, sono come i saggi la cui casa di fede è costruita sulla roccia, mentre quelli che non lo fanno sono destinati a vedere la loro fede crollare.