È scritto qui: “Allora uno scriba, accostatosi, gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai» Gesù allora disse allo scriba: «Le volpi hanno delle tane, e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha neppure dove posare il capo».” Quest’uomo chiamato scriba, in termini laici, era un funzionario pubblico di rango elevato. Quest’uomo di alta posizione scelse di seguire Gesù, dicendogli: “Maestro, io ti seguirò dovunque andrai”. Quest’uomo aveva grande rispetto per Gesù, e voleva davvero seguirlo. Egli doveva aver capito chi era Gesù, e doveva aver pensato che non c’era nessuno in questo mondo che fosse superiore a Gesù.
Ma Gesù gli disse: “Le volpi hanno delle tane, e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha neppure dove posare il capo.” Sentendo questo, lo scriba probabilmente si arrese. Anche se rispettava Gesù come uomo, egli si arrese nel momento in cui si rese conto che non aveva niente da guadagnare da Gesù. Lo scriba si aspettava di poter guadagnare qualcosa da Lui come uno dei Suoi discepoli anche se inizialmente voleva seguire Gesù perché lo rispettava. Ma Gesù gli disse che il Figlio dell’uomo non aveva neppure dove posare il capo. Sentendo questo, che Gesù non aveva neanche una parcellari terra, e neanche una casa, e niente altro in questo mondo, lo scriba si arrese.