Share PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
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By Michele Alberio
The podcast currently has 1,962 episodes available.
"Mi sento molto contento e realizzato quando vedo persone, in un caffè o in altri posti, che commentano un mio film dopo averlo visto. Perché non sono solo mossi dalle emozioni del momento, ma significa che sono stati in grado di prendere dal film qualcosa che riguarda la loro vita, discutendone anche dopo, e di aver avuto [molto] di più di un semplice impatto"
Sei anni dopo la sua dipartita, Isao Takahata continua a farci sognare e riflettere con i suoi film animati che il pubblico generalista sta (ri)scoprendo ancora troppo lentamente. Ecco quindi la breve ma straordinaria filmografia di Isao Takahata, fondatore insieme a Miyazaki dello Studio Ghibli e narratore di incredibili storie.
Poco prima di lanciarsi nell'avventura dello Studio Ghibli con l'amato/odiato amico Miyazaki, Takahata offre al suo pubblico un'opera d'arte fatta film. Un racconto in cui immagini e musica si sposano alla perfezione per narrare la storia di Goshu e del suo violoncello.
Con "L'Unico Occhio dell'Uomo" tenterò di esporre, in modo più o meno interessante, le serie TV che considero meritevoli di attenzione e di una visione meno superficiale. O almeno posso provarci.
Solita notte da lupi (o quasi) nel paesello e quindi perché non guardare una serie che parli di coloro che dal paesello sono poi passati al successo e forse all'immortalità?
A metà tra verità e menzogna, "Hanno ucciso l'Uomo Ragno-La leggendaria storia degli 883" racconta la storia di come due scappati di casa di nome Max e Mauro hanno abbandonato la loro esistenza fatta di un solo deca al Jolly Blue per affrontare Quello che capita.
"La morte è come nuotare sempre più lontano ogni notte nell'oceano e vedere se riesci a tornare. E quando torni a casa dici: ho f****** di nuovo la morte"
La nuotata finale giunse a suo tempo anche per il buon vecchio Joel Schumacher, noto e controverso regista che ha lavorato per trent'anni in un'industria costantemente in evoluzione e facendo ciò che gli riusciva meglio: fare cinema.
Questo è il lungo, altalenante ma comunque ricco cinema di Joel Schumacher, uno degli ultimi grandi mesterianti della Hollywood che fu.
Raccolti i guadagni provenienti dalla Batcaverna, Schumacher si concede una parentesi più terra a terra e quindi torna a dirigere un racconto di John Grisham al cinema.
"Il momento di uccidere" è decisamente uno dei film più controversi di Schumacher ma forse anche uno dei più attuali.
"Perché faccio film? Non lo so. È difficile rispondere. Non riesco a immaginare di fare nient'altro. Per me, dirigere film racchiude tutti i miei interessi: l'osservazione della natura umana, la capacità di giustapporre suono e immagine, e la creazione stessa, che è qualcosa di potenzialmente catartico, liberatorio e molto profondo. Creativamente, mi sento più a mio agio quando ho un progetto"
Una nuova e breve rassegna dedicata a un'autrice e regista assai nota negli ambienti festivalieri ma che forse meriterebbe maggiore considerazione da parte di un pubblico più vasto, magari pronto a scoprire il suo cinema introspettivo e intimo. Ecco a voi Joanna Hogg e il suo cinema.
Il rapporto tra realtà e cinema si fa ancora più stretto in questo "The Souvenir Part II", secondo atto del racconto semiautobiografico con protagonista la giovane Julie alle prese con il suo esordio sul grande schermo.
CINEMA! E ANCORA CINEMA!
Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!
Ding Dong! La Perfida Strega è morta! Quale Strega?
Beh, partiamo proprio da qui e quindi ecco "Wicked" finalmente al cinema, la storia (vera?) della Perfida Strega dell'Ovest che ha tanto terrorizzato gli spettatori de "Il Mago di OZ" ma che forse le sue buone ragioni, tutto sommato, le aveva.
Arte Sequenziale è una rubrica incentrata sul mondo dei fumetti e nello specifico su serie o storie autoconclusive a fumetti che meriterebbero maggiori considerazioni dagli intenditori come dai neofiti.
Un robot che vorrebbe essere un bambino umano ma che deve anche portare sulle proprie spalle il peso delle sue responsabilità verso un mondo che mai lo accetterà o amerà.
"La grande avventura di Astro Boy" è una delle storie che raccoglie dentro di sé tutta la poetica di Osamu Tezuka e del suo personaggio più celebre.
Una rubrica in cui esprimo la mia personalissima opinione su film che, pur non essendo necessariamente capolavori o film iconici, hanno lasciato qualcosa al pubblico.
Niente da fare. Andrew Niccol si è sistemato a vita qui su Pendente e quindi anche stavolta trattiamo un film scritto e diretto da Niccol.
"S1m0ne" può sembrare in apparenza un racconto di fantascienza con protagonista un regista in crisi che crea un'attrice virtuale, pronta a conquistare il mondo. Ma è davvero qualcosa di incocepibile quello che Niccol ci sta mostrando?
"Mi sento molto contento e realizzato quando vedo persone, in un caffè o in altri posti, che commentano un mio film dopo averlo visto. Perché non sono solo mossi dalle emozioni del momento, ma significa che sono stati in grado di prendere dal film qualcosa che riguarda la loro vita, discutendone anche dopo, e di aver avuto [molto] di più di un semplice impatto"
Sei anni dopo la sua dipartita, Isao Takahata continua a farci sognare e riflettere con i suoi film animati che il pubblico generalista sta (ri)scoprendo ancora troppo lentamente. Ecco quindi la breve ma straordinaria filmografia di Isao Takahata, fondatore insieme a Miyazaki dello Studio Ghibli e narratore di incredibili storie.
Secondo lungometraggio di Takahata e adattamento dell'omonimo manga, "Jarinko Chie" è la storia di una famiglia disastrata in un mondo altrettanto disastrato ma dove l'amore e la gioia possono farti superare qualsiasi difficoltà. O quasi.
CINEMA! E ANCORA CINEMA!
Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!
Il più duro tra i duri e il più inossidabile tra gli inossidabili è tornato. E come sempre, ne è valsa la pena aspettare.
Clint Eastwood torna a parlare di dilemmi morali e conflitti etici con il suo "Giurato numero 2", storia di un uomo in lotta con la sua coscienza.
"La morte è come nuotare sempre più lontano ogni notte nell'oceano e vedere se riesci a tornare. E quando torni a casa dici: ho f****** di nuovo la morte"
La nuotata finale giunse a suo tempo anche per il buon vecchio Joel Schumacher, noto e controverso regista che ha lavorato per trent'anni in un'industria costantemente in evoluzione e facendo ciò che gli riusciva meglio: fare cinema.
Questo è il lungo, altalenante ma comunque ricco cinema di Joel Schumacher, uno degli ultimi grandi mesterianti della Hollywood che fu.
Indovina, indovinello: chi ha paura del bel pipistrello?
Non di certo Joel Schumacher, pronto a portare avanti l'eredità di Tim Burton...ma a modo suo.
E quindi ecco il famigerato "Batman Forever".
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