In questa puntata di #IngloruiousGlobastards un esperto di cyberwarfare e cybersecurity rivela gli aspetti segreti dello scontro tecnologico sul teatro ucraino che vede i russi malamente perdenti su tutta la linea. Un'Armata Branca-Putiglione obsoleta e demoralizzata impantanata dopo aver subito ingenti perdite (inclusi otto generali).
Il fiasco della guerra lampo in Ucraina deriva da una sostanziale arretratezza dell'esercito russo, che nonostante stratosferiche spese militari, è attrezzato con residuati dell'epoca sovietica (che già non brillava per capacità tecnologica).
Il sistema di comunicazioni tra le varie unità è stato disastroso, il GPS usato dai militari ha fatto cilecca, i missili sparati a centinaia nei primi giorni dell'invasione sono caduti per lo più in aperta campagna senza far danni, gli aerei e gli elicotteri russi sono bersagliati dalla contraerea e dai missili Stinger.
Il coordinamento tra aviazione e truppe di terra è inaffidabile e l'ingorgo di carri armati per decine di kilometri dimostra che i generali non sono in grado nemmeno di gestire il traffico di mezzi.
Le forze della resistenza ucraina invece hanno beneficiato del sistema Starlink di Elon Musk e delle informazioni in tempo reale fornite dai satelliti e dagli AWACS americani.
Gli Stati Uniti non hanno dispiegato ancora tutta la loro superiorità militare: man mano che arrivano le armi promesse da Biden a Zelensly, gli attaccanti si troveranno a dover difendere posizioni sempre più precarie.
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