Il termine "cannibali" fu un'etichetta attribuita dai media a una serie di scrittori dopo l'uscita della antologia Gioventù cannibale, curata da Daniele Brolli e pubblicata da Einaudi nell'autunno del 1996. Ha detto in proposito Daniele Luttazzi: "Fu un'antologia profetica: intellettuali come Mauri e Guglielmi la criticarono perché secondo loro conteneva una narrativa lontana dalla realtà italiana. Dopo qualche mese, l'Italia conobbe i casi del mostro di Firenze, del serial killer ligure, di Erika e Omar, dei satanisti lombardi eccetera. Gli artisti hanno le antenne e sentono in anticipo quello che sta per arrivare."