La Corea, l'India, i Paesi del Golfo Persico e dal 2017 anche l'Azerbaijan. Il grande circo delle monoposto ha cambiato un po' del suo DNA, aprendosi a mercati nuovi, come quello dell'ex Repubblica sovietica. Anche se definire quello di Baku un circuito con tutti i crismi è forse eccessivo: si corre nel cuore della capitale, sfrecciando su un immenso rettilineo, il più lungo delle piste dell'attuale F1, davanti a un antico castello. Ma proprio qui, quattro anni fa, si videro i primi segni di insofferenza tra Sebastian Vettel, allora ferrarista, e Lewis Hamilton: un tamponamento dietro la safety car, come se fossero due giganti in autogrill, che aprì la strada al successo inatteso di Ricciardo. Leo Turrini lo ricorda insieme a Mario Mijakawa, uno dei manager più popolari nel paddock, oltre a un aneddoto davvero straordinario, che non ha a che fare con nessun pilota moderno, ma con un altro personaggio altrettanto famoso: Iosif Stalin.