La tragedia del Vajont vide tra i soccorritori, militari di leva, un giovane di Roseto Valfortore, Filippo Capobianco, alpino della Brigata "Giulia" di stanza a Belluno, e Adelio Buschini, natio di Novara, sposato con con una rosetana, arruolato presso la 183^ Divisione Folgore di Cervignano del Friuli, in provincia di Udine. I due soldati, la notte del 9 ottobre del 1963, arrivarono a Longarone con i rispettivi battaglioni per soccorrere gli abitanti di quel paese del Veneto, ma si ritrovarono a recuperare le centinai di corpi di uomini, donne e bambini, travolti e uccisi dalla furia dell'acqua tracimata dalla diga del Vajont. La RCR ha raccolto le loro testimonianze.