Le parole di Dante nell'ottavo canto "quanti si tegnon lassù gran regi… "
Essere grandi davanti a Cesare, essere grandi davanti alla vita.
Meditare e seguire la via interiore per ridurre le espansioni di dolore intorno a noi.
Dante fronteggia la sua paura.
La vicenda storica di Filippo argenti e Dante.
Riepilogo dell'ottavo canto.
La brusca chiusura della vicenda di Filippo argenti.
Virgilio e Dante arrivano alla città di Dite.
La città di Dite è il regno del fuoco, il girone degli iracondi è il girone del fuoco, il fuoco della rabbia. L'uscita di scena di Flegias.
Dante è consapevole dell'importanza del Maestro, ossia del contatto col divino. L'importanza del contatto del divino nella nostra vita.
Dante ha paura di perdere Virgilio e questo fa venire a galla la sua parte infantile.
Il significato della vera forza e le dinamiche dell'ego.
Che cos'è la vera forza e cosa non è la vera forza.
Confondere la vera forza con qualcos'altro ci porta a sviluppare la radice della violenza, la paura.
Insieme alla paura vengono a galla delle dinamiche animalesche.
Andare oltre la propria animalità.
La meditazione meccanica e finalizzata al raggiungimento di uno scopo non ci libera dalla paura.
La fiducia incrollabile di Virgilio e la paura di Dante.
Dante mostra la sua paura e la sua fragilità.
I Diavoli sono esseri animaleschi e sono in competizione tra loro.
De Mello e la responsabilità del dolore "lo spigolo e il ginocchio".
Virgilio non è in guerra con i diavoli e non ne ha la minima paura.
Virgilio incarna la vera forza.
La fiducia totale di Virgilio chiude l'ottavo canto.
La casa interiore e le entità che vi girano intorno.
Debolezze che generano una grande forza ed energia.
Le entità basse che succhiano la nostra energia.
Le entità Nobili che ci danno intuizioni e benedizioni.
Il significato del battesimo.
Il senso esoterico della paura, la paura congela le nostre energie.
Proiezione del quadro dell' annunciazione del Beato Angelico.