Sedizioni

Sembriamo vivere in un momentaneo disguido in cabina di regia, divisi tra complottisti e attese distopiche. Lo scenario sociale è mutato forse irreversibilmente. Ecco un paio di fatti che sembrano essere nel solco della normalità e non lo sono.
Ad esempio è il caso di uUn giallo. David Massetti, musicista, dj, prducer di 49 anni è stato trovato morto nella sua villetta nel sud della Francia dove si era trasferito dopo aver girato il mondo. È stato in Puglia a suonare un paio di volte a Polignano e Acquaviva con un interessante progetto registrato nelle carceri latino americane.
Altro tema proviene dallo scontro tra Fedez e Salvini, due capi-popolo che al di là delle opposte posizioni attuano la stessa strategia mediatica, sfruttando la rete senza tipore di appiattimento del pensiero individuale in favore di un omologazione dialettica che diventa sociale.
Il Menabò di questa gabbia arrugginita in cui viviamo è stato fatto con le nostre mani. Questo momentaneo disguido corrisponde ad un momento paradigmatico. Gianluigi Trevisi risolve con l'ascolto di tanta buona musica.

130 persone annegate e 45 disperse dopo 48 ore di richiesta di aiuto. Morire tentando la traversata del Mediterraneo per l'indifferenza degli Stati fa sempre meno notizia, forse perché il cinismo sociale è figlio dell'egoismo politico. Ma come siamo arrivati a questo? L'Europa ha tradito i suoi principi e ideali o forse è sempre stata così, ricca di cinica indifferenza? Leggere gli scritti sulla storia del colonialismo italiano di Angelo Del Boca può aiutare a comprendere come mai il mondo occidentale appare sordo e cinico, pronto a sfruttare risorse e specie, a sperimentare farmaci su bambini figli di nazioni tenute in minorità.
E chiudiamo con "Volo di Claudio Rocchi, tra i cantautori italiani dimenticati più pregevoli e con i calembour di Enzo Carella, perché la musica salva sempre.

Gianluigi Trevisi ricorda Anna Loseto detta l'anarchica, la sua vita, il circolo anarchico "e oggi la rivoluzione si è vestita di nero"

Ascoltiamo parlare Gianluigi Trevisi di parole scritte, di testi che possono aiutarci ad essere parte di mondi passati o a svelare meccanismi celati nel presente. "L'ultima vacanza. A memoir." scritto da Gil Scott-Heron è il primo di una breve lista di consigli di lettura che trovate in questa puntata di Sedizioni, che come sempre propone bella musica e parole scritti su libri a proposito della nascita del Tropicalismo, della Black. Incontriamo anche l'autobiografia come narrazione del vissuto quando, declinata sui protagonisti della scena rock della seconda metà del '900, diventa qualcosa che ha a che fare con i processi di democratizzazione al di là delle leggende intrecciate alle storie personali. E per chiudere non dimentichiamo che musica e parole possono essere anche legate pregevolmente dalla questione animalista, dal rapporto con il cibo e dai tempi della natura.

L'Umanità che odia l'Umanità attende la rigenerazione? L'agnello sacrificale? Se l'essere giovani implica il desiderio di sparire è colpa delle società socialdemocratiche nordiche? Un percorso di indagine possibile va nella direzione della redenzione ambientale sebbene possa apparire una proposta nazzi-maoista. L'euro parlamentare francese Manon Aubry ha attaccato la Von Der Leyen su vaccini e big pharma. Giuanluigi Trevisi parte oggi dai brevetti sui vaccini in questa puntata di Sedizioni, alla ricerca dell'agnello sacrificale e del gregge senza immunità.

I luoghi comuni che accompagnano i commenti alle canzoni o canzonette accompagnano le vicende degli uomini. Così a Sanremo. Così nella nostra Italia in un momento di grande confusione: scopiazzare per inseguire il già conosciuto dalla gente. Ma nelle canzoni c'è di più. Robert Fripp, Sakamoto si sono dati alla formula classica della forma canzone che stabilisce una storia, il racconto di un momento, senza scendere di livello. Si ratta di una forma d'arte importante a cui Gianluigi Trevisi dedica questa puntata di Sedizioni.

Questa puntata di Sedizioni con Gianluigi Trevisi riparte dall'acqua, parlando d'ambiente, in riferimento all'articolo apparso sul Manifesto alla fine dello scorso dicembre dal titolo "La plastica nella placenta e Karl Marx". In questo articolo di Silvio Greco la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto si fa referente di un abisso che si apre alla domanda: "quanto in là ci siamo spinti?". Viviamo dei danni corollari delle "vittorie del Capitalismo contro l’Umanità"? "Eppure qualcuno aveva visto il danno già molto tempo fa. Era il 1847. Era Karl Marx. " -scrive Greco. Ma Gianluigi torna all'acqua, torna in Puglia a Bari, seguendo le reti tirate in barca dai pescatori quando in un autunno del 2004 gli esordienti Kings of Convenience, ospiti di Time Zone Festival, lì composero "Boat Behind". Una proposta tanto per riflettere sul rapporto con l'ambiente che ci circonda, con la musica, gli artisti che ospitiamo e con l'immagine della nostra terra che regaliamo all'esterno, per poi chiudere con Fellini, la Dolce Vita, placenta oggi contaminata ma ancora condivisa.

Play, 5°album di Moby (1999), è un disco spartiacque con una storia tortuosa e piena di barriere. Animal Rights (1996) è stato l'album ecologista e ambientalista che ha colpito Gianluigi Trevisi per la sua capacità di contrastare la retorica neo-positivista di destra, dilagante in quegli anni in quegli anni. Fu un gancio per Gianluigi sebbene dia stato un disastro discograficamente parlando. Play segna invece la strada per un'elettronica da ascoltare fuori dai club, ancora attuale. Infatti i field recordings di Alan Lomax hanno influenzato musicisti arrivati dopo come John Cage e tanti altri. Gianluigi ripercorre la nascita di quest'album e la storia di Moby a partire dal suo prozio Herman Melville, lo scrittore di Moby Dick estraendo le caratteristiche dell'album Play capaci di superare la gogna dell'insipienza di pubblico e critica e trasformarlo in un successo planetario con dodici milioni di copie vendute nel 2000 quando "le cose stavano per cambiare" perché, come si dice, la curiosità resta sempre il motore della conoscenza.

Donne, salute, proprietà intelletuale, vaccini, sblocco dei licenziamenti, il gioco delle poltrone, sono temi di attualità che oggi Gianluigi Trevisi legge nell'ottica del grottesco prurito che l'opinione pubblica rivela quando pone l'attenzione sugli dinamiche di una violenza sociale dilagante, ascquistita come fatto da commentare alla pari del gossip, senza indagare meccanismi e conseguenze.

Gianluigi Trevisi parte per questa puntata dal primo concerto dei Tuxedomoon per Time Zones al Petruzzelli prima che andasse in fiamme per ricordare Herbie Hancock e Franco Cassano, due personaggi distanti ma vicinissimi per il contributo che hanno saputo dare alle nostre vite. Condividono l'appartenenza ad una generazione in via di sparizione. Passando da "Pensiero meridiano", da "Le ragioni dei topi" e da Carlo Levi, Gianluigi ci porta a volgere lo sguardo verso la verde energia di ogni creatura vivente.