Con il diciassettesimo secolo l’impero Moghul conosce il momento di maggior splendore: una saggia amministrazione, la concordia tra le religioni, le esportazioni verso l’Europa favoriscono un incredibile sviluppo dell’economia del paese che diviene in questo periodo la nazione più prospera e più opulenta del mondo intero. Appartengono a quest’epoca anche le testimonianze più famose dell’arte e della cultura.
Dall’apice al baratro il passo fu breve; spese dissennate, crollo delle esportazioni, corruzione ed inefficienza amministrativa aprirono voragini nelle casse dello stato, mentre un’assurda politica persecutoria, ispirata al più cieco fanatismo islamico, apriva una frattura insanabile tra le due componenti della società, indù e islamici.
Nel diciottesimo secolo l’impero Moghul si frammenta e decade, mentre un nuovo potere, l’impero britannico, bussava alle porte.